Un recente studio ha rivelato che 19 delle 20 città più inquinate al mondo si trovano in Asia, con l'India in cima alla lista. Secondo il rapporto annuale di IQAir, azienda svizzera specializzata nel monitoraggio della qualità dell'aria, l'inquinamento atmosferico resta una minaccia grave per la salute pubblica e l'ambiente.
Tra le città più inquinate del mondo, 19 su 20 sono in Asia, 13 nella sola India
I livelli di particolato fine PM2.5, una delle componenti più pericolose dell'inquinamento, hanno superato in molte città i limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), causando gravi rischi per la salute umana. L'India, il Paese più popoloso del mondo, ospita ben 13 delle città più inquinate.
L'uso massiccio del carbone per sostenere la crescita economica e il traffico congestionato nelle metropoli sono tra le principali cause di questo problema. Byrnihat, città industriale del nord-est, ha registrato la concentrazione più alta di PM2.5, con 128,2 microgrammi per metro cubo, superando di oltre 25 volte il limite raccomandato dall'OMS.
Nuova Delhi si conferma la capitale più inquinata del mondo per il sesto anno consecutivo, con un livello medio di PM2.5 pari a 91,8 microgrammi per metro cubo. Lo scorso novembre, una densa coltre di smog ha paralizzato la città, costringendo il governo a dichiarare un'"emergenza medica". Il peggioramento della qualità dell'aria ha portato alla chiusura delle scuole, alla riduzione delle attività all'aperto e a un aumento dei ricoveri per problemi respiratori.
Anche il Pakistan e il Bangladesh, con una popolazione complessiva di 400 milioni di persone, si trovano ai vertici della classifica mondiale dell'inquinamento atmosferico. In Pakistan, Lahore e Karachi sono tra le città più colpite, con livelli di PM2.5 che mettono a rischio la salute di milioni di persone. La Cina, in passato tra i Paesi con la peggiore qualità dell'aria, ha registrato un leggero miglioramento grazie alle misure adottate per ridurre le emissioni e potenziare le energie rinnovabili.
Il governo cinese ha implementato programmi di riduzione delle emissioni industriali e ha investito massicciamente in impianti di energia solare ed eolica. Tuttavia, preoccupa la costruzione di nuove centrali a carbone, che nel 2023 ha raggiunto livelli record. "La Cina sta facendo progressi, ma il ritorno all'uso massiccio del carbone potrebbe compromettere questi sforzi", ha dichiarato alla CNN un esperto di IQAir.
Fuori dall'Asia, l'unica città presente nella lista delle 20 più inquinate è N'Djamena, capitale del Ciad, dove la scarsa regolamentazione ambientale e la combustione di biomasse hanno portato a livelli critici di inquinamento. La mancanza di infrastrutture adeguate e il crescente utilizzo di combustibili solidi per cucinare contribuiscono alla diffusione di polveri sottili dannose per la salute.
Nel Nord America, le città più colpite dall'inquinamento si trovano in California: Ontario, Bloomington e Huntington Park. L'alta concentrazione di traffico, gli incendi boschivi e le attività industriali contribuiscono all'inquinamento atmosferico della regione. Tuttavia, negli Stati Uniti si è registrato un calo del 22% dei livelli medi di PM2.5 rispetto al 2023, grazie a politiche ambientali più efficaci. Gli Stati Uniti vantano uno dei migliori sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria, ma la recente decisione del governo di interrompere la condivisione dei dati raccolti dalle ambasciate potrebbe compromettere la trasparenza e la consapevolezza pubblica.
Le particelle di PM2.5, emesse dalla combustione di combustibili fossili, dagli incendi e dalle tempeste di polvere, sono così piccole da penetrare nei polmoni e nel flusso sanguigno, causando gravi problemi di salute. L'esposizione prolungata può portare a malattie respiratorie, cancro, ictus e infarti. Studi recenti hanno anche evidenziato un legame tra l'inquinamento atmosferico e un aumento dei disturbi mentali, come depressione e ansia. La situazione della città indiana di Byrnihat è simile a quella di molte altre città industriali del Paese, dove le emissioni delle fabbriche e la deforestazione stanno aggravando il problema. Il rapporto IQAir esorta i governi a investire nelle energie rinnovabili, a rafforzare le normative sulle emissioni industriali e a migliorare il monitoraggio della qualità dell'aria.