Un corto circuito mediatico, ovvero una comunicazione che crea problemi sul presupposto che la veridicità di una notizia sia stata acclarata, non è infrequente, in un periodo in cui, quotidianamente, la ridda delle dichiarazioni mette a dura prova in prima battuta i giornalisti e, quindi, il resto dell'universo.
Caso Almasri: Nordio attacca Parodi (Anm), ma per una frase mai pronunciata
Ma questa volta la vicenda è diversa perché, fidandosi evidentemente troppo di un resoconto giornalistico, basato su una deduzione e non sulle parole, il guardasigilli Carlo Nordio si è scagliato con veemenza contro il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, con toni che forse, per il fatto di essere Ministro della Giustizia e non un privato cittadino, avrebbero dovuto essere più pacati, magari mantenendo intatta la sostanza.
''Un processo dove vengono accertati magari in via definitiva certi fatti ha evidentemente un ricaduta politica, neanche tanto indirettamente, sulle persone coinvolte'', ha detto Parodi, nel corso di un intervento in una trasmissione radiofonica. Qualcuno ha letto, nelle sue parole, sull'intricata vicenda della scarcerazione del libico Almasri, un indiretto, quanto chiaro, riferimento al ruolo avuto (allo stato solo presuntivamente, posto che pare nelle carte arrivate al Tribunale dei Ministri non ci sia alcun coinvolgimento) dal capo di gabinetto di Nordio, Giusi Bartolozzi.
Nordio, leggendo la frase di Parodi, accompagnata da un mai esplicitato riferimento a Giusi Bartolozzi, è letteralmente insorto, reagendo in modo durissimo: ''Non so come si permetta di citare la mia capo di gabinetto, il cui nome per quanto almeno mi risulta, non è citato negli atti. In caso contrario dovrei desumere che Parodi è a conoscenza di notizie riservate. Quanto all'aspetto politico, considero queste affermazioni, fatte da un autorevole rappresentante Anm, una impropria ed inaccettabile invasione di prerogative istituzionali''.
Bordate che potevano essere giustificate (anche se la forma - ''non so come si permetta...'' - è forse troppo forte) e per questo, prima di essere pronunciate, meritavano di essere confortate dalla certezza che in effetti Parodi avesse tirato in ballo, direttamente e quindi inequivocabilmente, il capo di gabinetto del Guardasigilli.
E siccome, con la logica del branco, se uno parte, altri si accodano, è arrivato anche il commento del senatore Maurizio Gasparri, uno che ha sempre il dito sulla tastiera, come un pistolero con la sua Colt: ''Si resta veramente stupefatti di fronte a queste esternazioni, che - ha spiegato l'esponente azzurro - peraltro provengono da una persona che in altri contesti ha mostrato ben altro equilibrio. Purtroppo quando si diventa presidente dell'Anm sembra che sia obbligatorio perseverare nell'uso politico dalla giustizia, andando fuori tema e varcando, in maniera inaccettabile, i confini della propria funzione''.
Anche queste parole forti, capitate tra capo e collo a Parodi che forse, e ribadiamo forse, pensava a Bartolozzi, ma non ne ha fatto il nome. E, anche a volere essere malpensati, non è che si possa dare per scontato che si riferisse a lei o volesse lanciare un segnale subliminale, anche perché, nel resto dell'intervista radiofonica, il presidente dell'Anm è stato molto equilibrato, pur difendendo l'operato dei suoi colleghi.