Difficilmente, in una manciata di secondi, un video ha rappresentato un tale tasso di volgare gratuità da rendere, al confronto, delle immagini porno alla stregua di film da Academy Awards.
Il video generato dall'AI sulla Gaza del futuro è il simbolo della volgarità del potere
Eppure Donald Trump non ha esitato a pubblicare, sul sito della Casa Bianca, un video, generato dalla Intelligenza artificiale, che racconta la sua idea della Gaza del futuro, infarcendo il racconto con una manciata di offese ad una terra che, non considerando chi ha scatenato cosa, oggi gronda di sangue e non può essere spacciata come l'anticamera del regno di Bengodi.
Il video raffigura, partendo dalle immagini della Striscia di oggi, quel che potrebbe diventare se tutti i giocatori seduti attorno a questo drammatico tavolo, accettassero l'idea di Donald Trump di fare diventare Gaza una Costa Azzurra del Medio Oriente, dove tutto luccica perché è d'oro, dove gli eredi degli abitanti di oggi facciano da comparse ai turisti di domani.
Il tutto piegato al Dio degli immobiliaristi, a Donald Trump che, prima di diventare presidente, era un palazzinaro, sic et simpliciter. E che non ci si venga a dire che lui, dalla Casa Bianca, pensa al bene della popolazione gazawi, perché, se così fosse, non penserebbe a spostarli, anche contro la loro volontà, come soldatini di piombo nelle mani di un bambino capriccioso, in altri Paesi, oggetto di una deportazione senza possibilità di tornarci. E, soprattutto, senza che qualcuno dei Paesi che dovrebbero accoglierli hanno intenzione di spalancare le porte.
Il video in questione è una accozzaglia di figurine, compreso un Elon Musk - ringiovanito dall'intelligenza artificiale, in forma splendida rispetto a quella imbolsita di oggi - che mangia e che spande banconote, sotto l'occhio di una gigantesca statua d'oro del Presidente, eletto a simbolo della Ricchezza che cancella tutto. Meno la vergogna di fare di un dramma collettivo, e ancora ben lontano dall'essere risolto, l'occasione per celebrarsi.