Economia
Aeroporti italiani, il 2024 della ripresa, passeggeri e cargo in forte crescita, ricavi oltre 3,1 miliardi
Redazione

Il 2024 consacra la piena ripartenza del settore aeroportuale italiano, che torna a crescere a doppia cifra e a consolidare il recupero post-pandemia. A certificarlo è la nuova edizione del report sulle società di gestione aeroportuale promosso da Anama, l’associazione degli agenti merci aeree, e realizzato dal centro studi Fedespedi. Numeri che raccontano un comparto in salute, capace di avvicinarsi ai livelli pre-Covid e di migliorare sensibilmente la propria redditività.
Aeroporti italiani, il 2024 della ripresa, passeggeri e cargo in forte crescita
Lo scorso anno gli aeroporti italiani hanno movimentato 219,1 milioni di passeggeri, in aumento dell’11% sul 2023. Di questi, 72,1 milioni sono relativi ai collegamenti domestici, mentre 145,8 milioni riguardano i voli internazionali, confermando la spinta del turismo incoming e dei flussi europei. La crescita è proseguita anche nei primi nove mesi del 2025, con 177,3 milioni di passeggeri, pari a un incremento del 4,7% su base annua.
Ottima la performance anche del cargo, nel 2024 sono state movimentate 1,25 milioni di tonnellate di merci, con un balzo del 15% rispetto all’anno precedente. Pur rallentato, il trend positivo è proseguito nei primi nove mesi del 2025 con un ulteriore +0,8%, segno della tenuta delle catene logistiche e del ruolo strategico delle piattaforme aeroportuali nelle spedizioni internazionali.
Dal punto di vista economico-finanziario, le società di gestione aeroportuale italiane hanno registrato risultati significativi: 3,144 miliardi di euro di ricavi complessivi nel 2024. Di questi, 2,116 miliardi provengono dalle attività “aviation”, gestione delle infrastrutture, assistenza a terra, handling, mentre circa 1 miliardo deriva dalle attività “non aviation”, ossia retail, ristorazione, servizi commerciali e immobiliari. Un mix che conferma la crescente diversificazione dei modelli di business aeroportuali, sempre più orientati a generare valore oltre il core operativo.
L’utile aggregato supera i 678 milioni di euro, mentre l’occupazione diretta sfiora le 11.000 unità. Secondo il report, gli indicatori di redditività evidenziano “un buon equilibrio economico-finanziario”, con performance pienamente comparabili a quelle dei principali gestori europei. Anche la struttura patrimoniale appare solida. L’utilizzo della leva è ritenuto ampiamente equilibrato e gli indici di liquidità risultano adeguati a sostenere gli ambiziosi piani di investimento che gli aeroporti italiani hanno programmato per i prossimi anni.
Con l’aumento dei flussi internazionali, il consolidamento del cargo e una base economica rafforzata, il settore aeroportuale italiano si presenta dunque come uno dei comparti più dinamici del sistema dei trasporti, pronto a intercettare la prossima fase di sviluppo, spinta da digitalizzazione e nuove esigenze della mobilità globale.