A2A conferma nel primo trimestre una solida performance economica e finanziaria, proseguendo nella crescita degli investimenti per la transizione ecologica.
A2A conferma una solida performance economica e finanziaria e ribadisce la guidance per il 2025
“I risultati di questo trimestre confermano la solidità industriale e degli indicatori economico-finanziari del Gruppo. Grazie all’integrazione della nuova società delle reti elettriche Duereti, l’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda è salita al 31%, contribuendo a migliorare la visibilità e a rafforzare la stabilità dei risultati futuri e consentendoci di confermare la guidance per il 2025 - commenta l'amministratore delegato Renato Mazzoncini –. Abbiamo aumentato i nostri investimenti del 37% rispetto al primo trimestre 2024, nel potenziamento ed efficientamento delle reti, nello sviluppo delle rinnovabili, nella flessibilità degli impianti di generazione e nel recupero di materia ed energia. Il flusso di cassa ha garantito sia la copertura degli investimenti che il miglioramento del rapporto Pfn/Ebitda, ora pari a 2,4x. Nel primo trimestre del 2025, A2A ha mostrato una buona tenuta dei risultati economico-finanziari, registrando una lieve riduzione di marginalità operativa. Da un lato, si segnala l’apporto di marginalità derivante dal consolidamento di Duereti, società beneficiaria del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia. Dall’altro, l’effetto delle minori produzioni idroelettriche, ritornate ai livelli delle medie storiche rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, contraddistinto da un’elevata idraulicità, è stato parzialmente compensato dalle maggiori produzioni da impianti a ciclo combinato. In un contesto caratterizzato da dinamiche rialziste dei prezzi energetici, con il valore medio del Pun (Prezzo Unico Nazionale) Base Load in aumento del 50,2% rispetto al medesimo periodo del 2024 (da 91,9 euro/MWh del 2024 a 138 euro/MWh del 2025) e il costo medio del gas al PSV in aumento del 65,6% (da 29,3 euro/MWh del 2024 a 48,4 euro/MWh del 2025), nel primo trimestre 2025 minori le opportunità di ottimizzazione degli approvvigionamenti gas rispetto all’analogo periodo 2024".
A conferma di ciò, i ricavi sono stati pari a 3.968 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie principalmente al primo consolidamento della società Duereti e all’aumento dei prezzi unitari del comparto retail e teleriscaldamento. In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 3.063 milioni di euro, registrando un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+22%).
Il Margine operativo lordo è pari a 675 milioni di euro, in riduzione del 4%, a causa prevalentemente dell’allineamento della produzione idroelettrica alle medie storiche. Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’Ebitda risulta in crescita dell’1%. Al netto delle partite non ricorrenti (+3 milioni di euro nel 2025, +4 milioni di euro nel 2024), il Mol ordinario è pari a 672 milioni di euro in riduzione del 4%. L’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda di gruppo sale al 31% (25% nel primo trimestre del 2024) anche grazie al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti.
L'utile operativo netto si attesta a 415 milioni di euro, in riduzione dell’11%, a causa della flessione del Mol e all’incremento degli ammortamenti per 18 milioni di euro, principalmente per investimenti realizzati dal gruppo tra aprile 2024 e marzo 2025, nonché per la variazione di perimetro riconducibile al consolidamento di Duereti.
A causa di ciò, l'utile netto ordinario di pertinenza del gruppo è pari a 252 milioni di euro, in riduzione del 14%, mentre l'Utile netto di pertinenza del gruppo risulta pari a 257 milioni di euro in riduzione di 37 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-13%). Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’Utile netto è in riduzione del 5%. Le poste straordinarie nel periodo in esame risultano pari a 5 milioni di euro e fanno riferimento all’aggiustamento prezzo relativo all’acquisizione della partecipazione in Tecnoa (WtE Crotone) avvenuta negli anni precedenti.
La Posizione finanziaria netta al 31 marzo risulta pari a 5.616 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute, pari a 33 milioni di euro, la Pfn si attesta a 5.583 milioni di euro, dopo investimenti per 302 milioni di euro, registrando una generazione di cassa netta pari a 252 milioni di euro.
In crescita, come detto, gli investimenti a supporto della trasformazione digitale, gli investimenti complessivi effettuati nel primo trimestre sono stati infatti pari a 335 milioni di euro, di cui 302 milioni di euro destinati ad investimenti organici (+37% rispetto all’anno precedente) e 33 milioni di euro relativi ad operazioni di M&A. In particolare, gli investimenti organici hanno riguardato per circa il 60% interventi principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, allo sviluppo di impianti fotovoltaici, all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione, al recupero di materia ed energia e alla digitalizzazione del Gruppo, mentre le operazioni di M&A, sono state pari a 33 milioni di euro, riconducibili prevalentemente all’acquisizione da Edison della centrale cogenerativa di Sesto San Giovanni, con una capacità installata di circa 110 MW.
Per l’intero esercizio, A2A conferma la previsione di un Ebitda compreso tra 2,17 e 2,20 miliardi di euro e di un Utile netto di gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, compreso tra 0,68-0,70 miliardi di euro.