Esteri

World Media Headlines: mediazione Usa salva la tregua a Gaza, Israele e Hamas rinnovano l'impegno

di Redazione
 
World Media Headlines: mediazione Usa salva la tregua a Gaza, Israele e Hamas rinnovano l'impegno
In primo piano su tutti i media internazionali la fragile tregua a Gaza. Il cessate il fuoco nella Striscia, mediato dagli Stati, ha attraversato la sua prima grande crisi, come riporta la CNN. Dopo l'uccisione di ieri di due soldati israeliani nell'enclave, che ha scatenato ondate di attacchi aerei israeliani, sia Israele che Hamas hanno ribadito il loro impegno nei confronti dell'accordo. Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato una "rinnovata applicazione" del cessate il fuoco su indicazione del livello politico, mentre Hamas e le Brigate Al-Qassam hanno dichiarato di restare fedeli alla tregua, respingendo qualsiasi coinvolgimento nell'attacco alle forze israeliane. L'incidente che ha rischiato di far saltare l'accordo è avvenuto domenica mattina, quando sono stati uccisi il maggiore Yaniv Kula, 26 anni, e il sergente maggiore Itay Yavetz. Si tratta della prima volta che soldati israeliani perdono la vita a Gaza dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco. La risposta israeliana è stata immediata e violenta: secondo i dati degli ospedali di Gaza, gli attacchi hanno ucciso almeno 44 persone in diverse zone dell'enclave, creando scene di panico con folle radunate all'ospedale di al-Aqsa mentre i feriti venivano portati d'urgenza nella struttura. In questo contesto di rinnovata tensione, l'amministrazione Trump sta muovendo i suoi pedoni diplomatici. Secondo quanto riportato sia dalla CNN che da Haaretz, gli inviati del presidente, Steve Witkoff e Jared Kushner, sono attesi in Israele oggi, seguiti dal vicepresidente JD Vance che guiderà questa settimana una delegazione statunitense nella regione. Un funzionario statunitense ha dichiarato alla CNN che l'amministrazione rimane concentrata sull'attuazione dell'accordo di pace e sta lavorando intensamente con i partner per raggiungere questo obiettivo. Il Times of Jerusalem aggiunge un dettaglio significativo: secondo Kushner, gli Stati Uniti credono che Hamas stia agendo in buona fede e stia cercando i corpi degli ostaggi. Lo stesso Witkoff ha rivelato a 60 Minutes della CBS che Trump era d'accordo con il suo incontro con i leader di Hamas se ciò significava garantire un accordo su Gaza. Nel mezzo di questa crisi, le Brigate Al-Qassam hanno affermato di aver trovato il corpo di un altro ostaggio israeliano durante le operazioni di ricerca in corso, avvertendo però che qualsiasi escalation da parte dell'esercito israeliano avrebbe ostacolato la ricerca e il recupero dei corpi. Haaretz riferisce inoltre che gli Stati Uniti intendono presentare a breve una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per nominare una forza internazionale destinata a stabilizzare la Striscia di Gaza. Intanto, le consegne di aiuti continueranno lunedì, dopo che Israele aveva annunciato una sospensione domenica, come confermato da un alto funzionario israeliano alla CNN. Sul fronte delle relazioni diplomatiche, il Times of Jerusalem riporta che Israele ha chiesto di rinnovare i legami con la Bolivia dopo che il paese sudamericano ha eletto un nuovo presidente di centro-destra. Tra le notizie di cronaca nera, la polizia israeliana ha scoperto che una donna aveva seppellito la madre sopravvissuta all'Olocausto nel suo giardino per continuare a ricevere gli assegni di risarcimento. A Hong Kong, un aereo cargo è precipitato da una pista finendo in mare e uccidendo due lavoratori dell'aeroporto. Infine, un drone dell'IDF si è schiantato vicino al confine di Gaza dopo un malfunzionamento tecnico. Intanto, il fronte libanese presenta uno scenario altrettanto preoccupante. Al Jazeera denuncia come Israele tenga il Libano meridionale sotto la proverbiale minaccia delle armi, con violazioni del cessate il fuoco che si sono estese dagli attacchi a membri e posizioni di Hezbollah fino a colpire apertamente le infrastrutture civili. L'emittente araba riferisce che Hezbollah è in ritirata, consapevole che la sua base popolare non può tollerare un'altra guerra. Una dichiarazione del Comando Centrale dell'esercito statunitense ha affermato che l'esercito libanese ha confiscato più di diecimila razzi di Hezbollah nell'area a sud del fiume Litani, vicino al confine israeliano. Tuttavia Israele non è soddisfatto e continua i suoi attacchi quasi quotidiani in tutto il paese, attuando di fatto una pulizia etnica delle comunità di confine e impedendo la ricostruzione. Nel suo discorso di insediamento all'inizio di quest'anno, il presidente Joseph Aoun aveva promesso di lavorare a una strategia militare, diplomatica, economica e di difesa per proteggere il Libano dagli abusi israeliani. Ma finora, come sottolinea Al Jazeera, il paese è rimasto indifeso e non ha avuto alcuna opzione praticabile per affrontare Israele in alcun ambito.

Sul fronte ucraino, le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump hanno provocato un terremoto diplomatico. The Guardian riporta che Trump ha suggerito che il modo migliore per porre fine alla guerra sarebbe quello di "tagliare" la regione del Donbass in modo da lasciarne la maggior parte sotto il controllo russo. "Lasciatelo tagliare così com'è", ha detto Trump domenica ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, aggiungendo che entrambe le parti dovrebbero "fermarsi sulla linea di battaglia: tornare a casa, smettere di combattere, smettere di uccidere". Questi commenti sono arrivati dopo un incontro teso con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy alla Casa Bianca venerdì, e rappresentano un brusco cambio di rotta rispetto alla posizione di settembre, quando Trump affermò di pensare che l'Ucraina potesse riprendersi tutto il suo territorio e persino "estendersi" in territorio russo, descrivendo la Russia come una "tigre di carta". Zelenskyy era volato a Washington sperando di trarre vantaggio dalla crescente frustrazione di Trump nei confronti di Vladimir Putin, dopo che il vertice in Alaska non era riuscito a produrre una svolta nella guerra. Ma il leader ucraino se ne è andato a mani vuote, non riuscendo ad assicurarsi i missili da crociera a lungo raggio Tomahawk dopo settimane di pressioni. Nonostante le aperture diplomatiche di Trump verso Putin, con cui ha concordato un incontro a Budapest, sul campo la guerra continua con intensità crescente. Sempre The Guardian riferisce che droni ucraini hanno colpito il gigantesco impianto di lavorazione del gas di Orenburg, nella Russia meridionale, innescando un incendio e costringendolo a sospendere l'approvvigionamento di gas dal Kazakistan. L'impianto, gestito dalla società statale russa Gazprom, fa parte di un complesso di produzione tra i più grandi al mondo con una capacità annua di quarantacinque miliardi di metri cubi. Il governatore regionale russo Yevgeny Solntsev ha dichiarato che gli attacchi dei droni hanno incendiato un'officina dell'impianto, mentre lo stato maggiore ucraino ha parlato di un "incendio su vasta scala" con il danneggiamento di una delle unità di trattamento e purificazione del gas. Un altro attacco con drone ha colpito la raffineria di petrolio russa di Novokuibyshevsk, nella regione di Samara, vicino a Orenburg, danneggiando le sue principali unità di raffinazione. La raffineria, gestita da Rosneft, ha una capacità annua di 4,9 milioni di tonnellate e produce oltre venti tipi di prodotti petroliferi. Nel frattempo, le forze russe hanno attaccato una miniera di carbone nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, da cui sono stati evacuati sani e salvi 192 minatori, e un sito energetico nella regione di Černihiv, causando ingenti danni e interrompendo l'elettricità a 55.000 utenti. Sul fronte delle sanzioni, l'Unione Europea sta intensificando la pressione economica sulla Russia. The Guardian riferisce che l'UE vuole che gli "stati di bandiera" che registrano le navi autorizzino preventivamente il fermo e l'ispezione della "flotta ombra" russa di petroliere illegali. Il braccio diplomatico dell'UE, il SEAE, ha affermato che le stime indicano una flotta ombra compresa tra seicento e millequattrocento navi, con l'UE che ne ha sanzionate più di quattrocento. Una volta che l'UE avrà adottato il suo diciannovesimo pacchetto di sanzioni, probabilmente entro la prossima settimana, tale cifra salirà a circa 560 navi. Il pacchetto anticiperà inoltre di un anno, al primo gennaio 2027, il divieto sulle importazioni di gas naturale liquefatto dalla Russia. Secondo il SEAE, il numero di navi della flotta ombra che navigano sotto falsa bandiera è recentemente aumentato, rendendo necessaria un'intensificazione delle ispezioni per limitare le entrate russe derivanti dal petrolio e dal gas, utilizzate da Mosca per finanziare la guerra in Ucraina. L'agenzia Bloomberg ha riportato un caso emblematico: una petroliera della "flotta ombra" sanzionata si stava preparando a trasferire gas naturale liquefatto russo a un'altra nave al largo delle coste della Malesia. Il tracciamento satellitare ha mostrato la "nave oscura" Perle giacere accanto a un'altra nave a circa novanta chilometri a est della penisola malese, in quello che potrebbe essere il primo caso documentato di trasferimento di GNL russo nelle acque al largo della Malesia.

Infine, lo spettacolare furto al Louvre. Tra gli otto oggetti rubati figurano gioielli di inestimabile valore storico: la collana della parure di zaffiri della regina Maria Amelia e della regina Ortensia, composta da otto zaffiri e 631 diamanti, e la tiara dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, che conteneva quasi duemila diamanti. Nella loro fuga, riporta Figaro, i criminali hanno abbandonato un nono oggetto, la corona dell'imperatrice Eugenia, le cui condizioni sono in fase di esame secondo il Ministero della Cultura, che ha parlato di un'irruzione "particolarmente rapida e brutale". Il presidente Emmanuel Macron ha promesso che le opere saranno recuperate e i colpevoli assicurati alla giustizia. La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha dichiarato su Instagram di dare pieno sostegno alle squadre del museo, mentre la polizia municipale e nazionale sono state pienamente mobilitate per evacuare il pubblico presente. L'opposizione politica non ha tardato a far sentire la propria voce: Jordan Bardella, presidente del Raggruppamento Nazionale, ha definito la rapina "un'umiliazione insopportabile per il nostro Paese", mentre Marine Le Pen ha scritto che "i nostri musei e i nostri edifici storici non sono sufficientemente sicuri". Il sindacato Solidaires ha reagito affermando che "l'intrusione altamente organizzata dimostra violazioni della sicurezza di una gravità senza precedenti, ma ampiamente prevedibili", puntando il dito contro la responsabilità della direzione del museo. L'ultimo furto registrato al Louvre risale al 1998, quando fu rubato un dipinto del pittore francese Camille Corot, mai più ritrovato. Il furto al Louvre, sottolinea Le Monde, si inserisce in un preoccupante trend di attacchi ai musei francesi. A settembre, campioni di oro naturale sono stati rubati durante un'effrazione al Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, con danni stimati in circa seicentomila euro. Nello stesso mese, un museo di Limoges, nella Francia centrale, punto di riferimento nel campo della porcellana, è stato vittima di un furto con scasso con danni stimati in 6,5 milioni di euro. Come ha riconosciuto il ministro Rachida Dati, "oggi la criminalità organizzata prende di mira le opere d'arte" e "i musei sono diventati bersagli".
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