Trumpeide

Trump umilia Zelensky, la democrazia e il mondo intero

di Demetrio Rodinò
 

La storia la scrivono i vincitori, è un detto riconosciuto universalmente. Trump oggi ha dimostrato di aver avuto nei confronti di Zelensky non il rispetto che si deve ad un capo di Stato, soprattutto se questo Stato è sotto l’aggressione di un invasore che ha mire soltanto espansionistiche.

Oggi Trump ha ribaltato il canone secondo il quale l’oppressore e l’oppresso non possono essere sullo stesso piano, l’aggressore e l’aggredito non possono essere equiparati ad un medesimo giudizio. 

Trump umilia Zelensky: cosa ci aspetta

Oggi il mondo intero non soltanto gli Stati Uniti, ha scritto una pagina infamante una pagina in cui un paese sotto il tallone dell’aggressore abisso precluso ogni tentativo di possibile rinascita. Non è solamente l’insulto morale rivolto a Zelensky, ma è stato anche il fatto che Trump ha cercato di ribaltare una realtà fattuale, ha cercato di modificare il corso della storia e lo ha fatto solo e semplicemente per una mira economica quale quella di potere derubare l’Ucraina in quei metalli preziosi che sono vitali per l’industria americana. 

La sconfitta di oggi quindi non è solo per l’Ucraina inteso come Stato, ma per una nazione, per un popolo che sta pagando un tributo altissimo di fronte ad un nemico che ha forze soperchianti e soprattutto oggi si trova ad essere alleato nei fatti con i potenti Stati Uniti.

Una sconfitta per la democrazia

L’immagine di Trump che offende Zelensky, che lo irride, che lo tratta come l’ultimo dei boiardi è una sconfitta per l’intera democrazia perché oggi il presidente degli Stati Uniti non soltanto ha scacciato dalla Casa Bianca Zelensky quanto lo ha umiliato davanti ad una platea mondiale 

Tutto il mondo oggi deve sapere quel che Trump intende per democrazia. Oggi tutto il mondo deve sapere che il primo articolo della costituzione americana è stracciato da un presidente che mira solo e soltanto a rendere il suo paese egemonico da un punto di vista economico ancor più che militare.

Il domani dell’Ucraina non è un domani roseo, e un domani che sicuramente vedrà ancora un pesante tributo di morti perché questo è quello che ha voluto Trump.

Questo è quello che oggi il paese, l’Europa, il mondo intero deve guardare da testimone inane.

La storia viene riscritta da Trump. Ma la storia di domani non può essere messa nelle mani di un autocrate che crede d’essere diventato, come presidente degli Stati Uniti, il capo della forza nera del mondo.

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