Cultura

"Ritratti della Milano Romantica": l'ottocento tra arte e passione a Palazzo Borromeo D'Adda

di Redazione
 
'Ritratti della Milano Romantica': l'ottocento tra arte e passione a Palazzo Borromeo D'Adda
Nella foto: Francesco Hayez, L’Educazione di Achille, 1813, olio su tela, cm. 115x145. Collezione W. Apolloni, Roma

Milano rivive la sua epoca d'oro ottocentesca con la mostra "Ritratti della Milano Romantica", dal 13 novembre fino al 13 dicembre 2025. L'esposizione, che si tiene nel prestigioso Palazzo Borromeo D'Adda, mira a valorizzare Milano come l'autentica Capitale del Romanticismo italiano, celebrando il dialogo unico tra i giganti dell'epoca: Alessandro Manzoni in letteratura, Giuseppe Verdi in musica e Francesco Hayez in pittura.

La scelta di Palazzo Borromeo D'Adda non è casuale: situato nel cuore di Milano, l'edificio ha sempre avuto una vocazione di crocevia culturale, punto d'incontro per artisti e letterati. Già Giuseppe Parini dedicò una celebre ode (Alla Musa) al suo allievo Febo d’Adda, una figura eminente della politica lombarda. La sua bellezza e la sua imponenza colpirono profondamente persino Stendhal, che nell'autobiografia Vie de Henry Brulard ne descrisse con meraviglia gli ambienti e la "superba scalinata".

L'esposizione occupa il salone dei ritratti al piano nobile del palazzo, creando un'atmosfera immersiva che rispecchia lo spirito colto e appassionato della Milano ottocentesca.

La mostra, nata dalla collaborazione tra le gallerie W. Apolloni e Brun Fine Art, è incentrata su Francesco Hayez, l'artista che meglio incarnò la sensibilità romantica e la sua evoluzione. Hayez non fu solo un interprete del sentimento; fu un vero "pittore civile" che testimoniò in prima persona il passaggio epocale dal Neoclassicismo al Romanticismo.

Celebrato come vate della nazione da Giuseppe Mazzini, strinse con Manzoni e Verdi un legame di amicizia e un'intesa culturale basata sulla condivisione degli ideali risorgimentali. La sua arte, ricca di slancio vitale e di una vasta produzione ritrattistica, fu capace di estendere il suo respiro dalla grande storia all'attualità politica, celebrando al contempo valori universali come la bellezza femminile e la forza dell'amore.

Il cuore della mostra è costituito da otto dipinti e otto disegni di Francesco Hayez, opere che, purtroppo tra le pochissime ancora in mani private, permettono una riscoperta unica dell'artista.

Tra i capolavori esposti spiccano:

Opere Giovanili e Formative: I precoci "Giuseppe spiega i sogni" e "L’educazione di Achille", entrambi realizzati a Roma sotto la protezione di Canova, segnando il momento di transizione tra gli ultimi orizzonti neoclassici e la nascente sensibilità romantica.

Temi Storici e Drammatici: "Gioas re a sette anni" (un'altra versione del dipinto di Trieste), che rievoca scenari di storia antica con una cura meticolosa per costumi e ambientazioni, e lo straordinario bozzetto per "La Sete dei Crociati sotto le mura di Gerusalemme" (1838), l'opera che Hayez considerò il suo capolavoro più ambizioso.

L'Inedito e la Sensualità Romantica: Una piccola, ma preziosa, "Maddalena Penitente" inedita, che si aggiunge al catalogo dell'artista. Quest'opera, che riflette un tema prediletto da Hayez negli anni '20 e '30, si inserisce nella prestigiosa serie iniziata nel 1825, segnando la sua piena affermazione nel movimento romantico milanese.

Il percorso espositivo si chiude con l'omaggio scultoreo di Alessandro Puttinati, una statuetta in gesso alta meno di 37 centimetri che ritrae Hayez con pennello e tavolozza. Questa effigie, parte di una serie dedicata ai protagonisti culturali milanesi, restituisce una presenza imponente, richiamando la monumentalità del celebre bronzo di Francesco Barzaghi.

I promotori della mostra spiegano che l'obiettivo è "restituire alla città la memoria di una stagione straordinaria, in cui arte, musica e letteratura dialogavano tra loro con un’intensità unica". L’esposizione celebra la Milano ottocentesca non solo come un centro creativo, ma come un vero e proprio "laboratorio di modernità e sentimento", che continua ad ispirare l'epoca contemporanea. "Ritratti della Milano Romantica" si configura così come un viaggio essenziale per comprendere l'identità più profonda e appassionata della città, protagonista indiscussa del Romanticismo europeo.

 

Palazzo Borromeo D’Adda, Via Manzoni 41 - Milano

Orari: dal lunedì al sabato 11-13 / 14-18

Costo del biglietto: ingresso gratuito

 
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