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Povertà assoluta +40% in un decennio. Caritas: l'Italia dimentica oltre 5,7 milioni di persone
di Redazione

Roma è al centro di una profonda riflessione sulla povertà e la fragilità umana, culminando nella "IX Giornata Mondiale dei Poveri" che si celebra oggi, domenica 16 novembre 2025, nel contesto dell'Anno Santo e del Giubileo dei Poveri. Un evento che unisce preghiera, carità e una rinnovata attenzione della Chiesa verso gli "ultimi".
Il Santo Padre, Papa Leone XIV, ha scelto per questa edizione un motto tratto dal Salmo 71, versetto 5: “Sei tu, mio Signore, la mia speranza”. Queste parole, già spiegate nel Messaggio papale in vista della Giornata, risuonano come il grido di un povero, un inno di fiducia che si inserisce perfettamente nell'Anno Ordinario del Giubileo 2025, invitando tutti a farsi "Pellegrini di speranza".
L'evento giubilare, che ha visto la partecipazione di 10.000 pellegrini in condizioni di fragilità e povertà da tutto il mondo, è iniziato venerdì con la "Veglia della Misericordia" e ha avuto il suo culmine oggi con l'attraversamento della Porta Santa della Basilica di San Pietro.
Questa mattina, alle ore 10:00, Papa Leone XIV ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro. Un momento eccezionale della liturgia è stata la presenza delle reliquie di San Benedetto Giuseppe Labre, noto come "il vagabondo di Dio", santo senza fissa dimora che visse scegliendo il Colosseo come sua casa, un simbolo potente per la Giornata.
Dopo la Messa, l'attenzione si è spostata sull'Aula Paolo VI, dove il Papa ha ospitato circa 1300 persone bisognose per il tradizionale pranzo, organizzato dal Dicastero per il Servizio della Carità. Un gesto di profonda vicinanza che conferma e rafforza la tradizione iniziata da Papa Francesco.
Al termine del pranzo, i partecipanti hanno ricevuto in dono uno zaino contenente beni di prima necessità, grazie al sostegno dei Padri Vincenziani, un omaggio concreto in occasione del 400° anniversario dalla loro fondazione. Il Dicastero per l’Evangelizzazione ha curato inoltre un Sussidio pastorale in sei lingue, uno strumento agile per accompagnare diocesi e parrocchie nella preparazione e celebrazione dell'evento.
In concomitanza con la Giornata, Caritas Italiana ha pubblicato la sua ventinovesima edizione del rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, intitolato “Fuori campo. Lo sguardo della prossimità”. A quasi trent’anni dal Rapporto "I bisogni dimenticati" (1996), Caritas riporta al centro le ferite meno visibili della Nazione.
I dati sono allarmanti
La povertà assoluta coinvolge oltre 5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie, registrando una crescita di oltre il 40% nell’ultimo decennio. I soggetti più colpiti sono i minori e i lavoratori precari/irregolari.
Il Rapporto getta luce anche su chi resta "fuori campo" per colpa dell'azzardo industriale di massa, la violenza sulle donne che genera impoverimento e isolamento, e la povertà energetica che affligge oltre due milioni di famiglie.
"Questo Rapporto avrà senso se saremo in grado di guardare in controluce i dati e le analisi, per rintracciare quelle pietre di scarto che attendono di diventare testate d’angolo dei nostri piani pastorali. Ancora una volta, a tutti, il nostro appello a ripartire dagli ultimi", ha dichiarato Don Marco Pagniello, direttore delle Caritas italiane.