Economia

Piazza Affari chiude piatta mentre l’Europa arretra. Brillano Interpump e Unicredit

di Luca Andrea
 
Piazza Affari chiude piatta mentre l’Europa arretra. Brillano Interpump e Unicredit
Seduta contrastata per i mercati europei, con Piazza Affari che archivia la giornata sulla parità, senza riuscire ad agganciare il rimbalzo di Wall Street, sospinta dal clima euforico dopo i risultati oltre le attese di Amazon e Apple e dal nuovo maxi-accordo di Nvidia con Samsung, Hyundai e SK Group per la fornitura di 260 mila chip dedicati a progetti di intelligenza artificiale in Corea del Sud.

A Milano, il FTSE Mib ha limato lo 0,06% a 43.175 punti. Il listino principale chiude comunque la settimana in rialzo dell’1,62%. Andamento analogo per il FTSE Italia All Share (-0,06% a 45.797 punti), mentre si muovono in direzioni opposte il Mid Cap (-0,35%) e lo Star (+0,76%).

Il contesto europeo resta debole: Francoforte ha perso lo 0,67%, Parigi lo 0,44% e Londra lo 0,44%.

Sul mercato dei cambi, l’euro arretra dello 0,28% e scivola sotto quota 1,155 dollari. L’oro perde terreno (-1%) attestandosi a 3.984 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI resta stabile (+0,16%) intorno agli 82 dollari al barile. Lo spread Btp-Bund si riduce a 82 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,38%.

Tra i titoli principali del listino milanese, si distingue Interpump, che balza del 4,29% a 44,7 euro, dopo che Equita Sim ha alzato il target price da 43 a 52 euro, confermando la raccomandazione “buy”. Bene anche Prysmian (+2,04%), Ferrari (+1,40%) e Unicredit (+1,39%), sostenuta da nuove indicazioni positive sul capitale e dai buoni risultati trimestrali.

In rosso invece Intesa Sanpaolo (-2,23% a 5,57 euro), che paga prese di beneficio dopo la pubblicazione dei conti. L’istituto guidato da Carlo Messina ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile di 7,6 miliardi, confermando l’obiettivo di superare i 9 miliardi a fine anno. L’ad ha anticipato che il nuovo piano industriale aggiornerà la politica dei dividendi, mentre il Cda ha deliberato l’acconto sul dividendo 2026.

Debole anche Telecom Italia TIM, che arretra del 2,33% a 0,5112 euro, in un clima di attesa per gli sviluppi sul fronte della rete e della governance. Tra i peggiori figurano Hera (-1,92%) e Italgas (-1,62%).

Nel comparto automotive, Stellantis non riesce a rimbalzare (-0,76% a 8,77 euro) dopo la correzione della vigilia, mentre il titolo AVIO domina il segmento Mid Cap con un poderoso +6,22% a 37,55 euro. Il gruppo ha definito le caratteristiche dell’aumento di capitale da 400 milioni di euro, con nuove azioni a 20,37 euro l’una e uno sconto del 29,6% sul prezzo teorico.

Buoni acquisti anche su D’Amico (+3,41%), Philogen (+2,06%) e Technogym (+2,01%), mentre in fondo al listino si segnala IREN (-3,83%) insieme a Ferragamo (-2,99%), Alerion Clean Power (-2,38%) e Technoprobe (-1,98%).
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