Economia
Carlo Messina: "Intesa Sanpaolo è la banca della coesione sociale. Utile oltre 9 miliardi, ma la nostra forza è nel valore per il Paese"
di Redazione
 

“Intesa Sanpaolo si conferma leader in Europa per solidità e capacità di creare valore, ma la nostra missione va oltre i numeri: vogliamo contribuire a una società più inclusiva, rafforzando il tessuto economico e sociale del Paese”. Così Carlo Messina, CEO del gruppo, ha commentato i risultati dei primi nove mesi del 2025, chiusi con un utile netto di 7,6 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi nel terzo trimestre, e con una previsione di superare i 9 miliardi entro fine anno.
Nelle sue parole, emerge l’identità di una banca che unisce performance record e responsabilità sociale: “Abbiamo un programma per la coesione sociale da 1,5 miliardi di euro entro il 2027. Ad oggi abbiamo già realizzato interventi per 900 milioni, dedicati alle persone e alle comunità in maggiore difficoltà. Ogni giorno, circa 1.000 nostre persone lavorano a tempo pieno per questi obiettivi”.
Messina ha sottolineato come Intesa Sanpaolo non si limiti al sostegno economico, ma operi concretamente a favore delle fasce più vulnerabili: “Dal 2022 abbiamo realizzato oltre 64 milioni di interventi, offrendo posti letto, pasti, farmaci e sostenendo, con circa 25 miliardi di euro, il non profit, le persone fragili e la rigenerazione urbana. L’acuirsi dei divari sociali è un fenomeno epocale: serve un’azione comune tra pubblico e privato, e noi vogliamo essere protagonisti di questa risposta”.
Il banchiere ha poi ricordato il ruolo cruciale di Intesa Sanpaolo nella ripartenza dell’economia italiana: “Nei primi nove mesi abbiamo erogato 42,7 miliardi di euro a famiglie e imprese italiane, il 40% in più rispetto all’anno scorso. È un impegno concreto per sostenere la crescita e la fiducia nel futuro”.
Anche la ricaduta dei risultati economici ha una dimensione sociale. “Alle nostre persone abbiamo destinato quasi 5 miliardi di euro e il 35% dei 5,3 miliardi di dividendi cash è andato a famiglie italiane e fondazioni azioniste. Sono risorse che generano valore nei territori, attraverso i progetti e le iniziative delle nostre fondazioni”. Le imposte versate, 4,6 miliardi nei nove mesi, confermano inoltre, ha detto Messina, “il contributo straordinario della banca alla finanza pubblica e all’economia reale”.
L’amministratore delegato ha voluto rimarcare il ruolo del capitale umano e dell’innovazione come motori del successo: “La qualità delle nostre persone è l’elemento determinante per risultati solidi e sostenibili. Sono orgoglioso del loro straordinario contributo. Allo stesso tempo, stiamo investendo 5 miliardi di euro in tecnologia, abbiamo assunto 2.350 specialisti e reso Isybank, la nostra banca digitale, un punto di riferimento europeo con oltre un milione di clienti”.
Il futuro, nelle parole di Messina, sarà ancora più verde e tecnologico: “Dal 2021 abbiamo erogato 85 miliardi per la green economy, di cui 15 miliardi per l’economia circolare. Il 95% dell’energia elettrica che utilizziamo proviene da fonti rinnovabili. Siamo convinti che un sistema bancario sostenibile rappresenti un valore per tutti, favorendo stabilità e sviluppo”.
Infine, uno sguardo alla strategia: “Il nostro modello di business diversificato, la solidità patrimoniale e la forte generazione di reddito sono i pilastri del nostro successo. Nel 2025 restituiremo circa 8,3 miliardi di euro agli azionisti, confermandoci tra le banche più generose d’Europa. Ma il nostro obiettivo resta quello di creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder, continuando a essere motore di crescita, coesione e innovazione per l’Italia”.
Con un CET1 ratio al 13,9%, un cost/income ratio sotto il 39% e una redditività ai vertici del continente, Carlo Messina si prepara a chiudere un anno da record e ad aprire una nuova fase di sviluppo: “Il potenziale interno del Gruppo è enorme. Il nuovo Piano d’Impresa ci troverà pronti, con una banca più forte, più digitale e più vicina alle persone”.