Settimana in discesa per Piazza Affari, che ha chiuso l’ultima seduta con un deciso calo, in linea con le principali Borse europee. Il FTSE MIB ha perso l’1,45% a 41.758 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia All Share (-1,42%), il Mid Cap (-0,66%) e lo Star (-1,23%).
Il listino milanese ha risentito del peggioramento del clima sui mercati internazionali, dove sono tornati i timori legati alle banche regionali statunitensi e alle tensioni commerciali tra Washington e Pechino, riaccese da nuove dichiarazioni del presidente USA Donald Trump.
Lo scenario macroeconomico resta condizionato dal prolungamento dello shutdown americano, che ha congelato la diffusione di alcuni dati ufficiali, e dalle aspettative sempre più forti di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Il Beige Book diffuso ieri ha segnalato segnali di indebolimento dell’economia statunitense. L’euro si è mantenuto stabile a quota 1,167 sul dollaro, mentre lo spread Btp-Bund si è attestato a 87 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,36%.
Sul fronte delle materie prime, l’oro ha perso l’1,72%, scendendo a 4.251,9 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI è rimasto quasi invariato (+0,09%), ma con una flessione settimanale di circa il 6%, frenato dalle previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia che stima un eccesso di offerta nel 2026.
A Milano, la giornata è stata dominata dalle vendite sui titoli bancari: Unicredit ha chiuso a -2,62%, Intesa Sanpaolo a -2,23%, BPER Banca a -1,6% e Popolare di Sondrio a -1,82%, mentre proseguono i lavori per la fusione tra i due istituti. Male anche Banca Mediolanum (-2,43%).
Tra i migliori titoli, si sono distinti Inwit (+0,98%), Campari (+0,97%), Stellantis (+0,87%) e Terna (+0,83%). In controtendenza anche Telecom Italia TIM (+0,08%), dopo il rally della vigilia. In calo Brunello Cucinelli (-0,29%), che ha comunque confermato una crescita dei ricavi del 10,8% nei primi nove mesi dell’anno, con ottobre in linea con i trimestri precedenti.
Tra i peggiori del listino principale spiccano Leonardo (-5,31%), penalizzata da realizzi consistenti, e Prysmian (-3,36%).
Nel comparto MidCap, rimbalzo di De’ Longhi (+4,10%), Carel Industries (+3,58%), Ferragamo (+2,86%) e Pirelli (+2,59%). Netto calo, invece, per Avio (-8,84%) e Fincantieri (-5,08%), mentre WIIT (-3,32%) ha risentito dell’annuncio dell’emissione di un bond senior da 215 milioni di euro.
Tra le small cap, balzo del 37,6% per E.P.H., protagonista di una seduta di forti scambi.