Economia
Piazza Affari chiude in rosso, Leonardo affonda, Prysmian brilla. Mercati europei deboli, euro e oro in calo
di Luca Andrea

Giornata negativa per la Borsa di Milano, che archivia la seduta con un ribasso dello 0,44%, portando il Ftse Mib a 42.651 punti.
A zavorrare l’indice milanese è stato soprattutto il tonfo di Leonardo (-4,86%), crollata dopo le indiscrezioni di Politico secondo cui la Casa Bianca sarebbe vicina ad annunciare un nuovo accordo di pace con la Russia destinato a porre fine alla guerra in Ucraina.
Debole anche il settore farmaceutico e quello energetico, con Recordati (-3,18%) ed Enel (-3%) in deciso arretramento. Per il colosso elettrico, nonostante il ritocco al rialzo del target price da parte di RBC Capital (da 7,8 a 8 euro), pesa il downgrade a Underperform, che ha spinto gli investitori a monetizzare.
Seduta nervosa per il comparto bancario. UniCredit cede l’1,31%, condizionata anche dalla smentita della banca sull’ipotesi di una stretta su BPER. Quest’ultima guadagna invece l’1,29%, mentre BFF Bank avanza dell’1,61% dopo il miglioramento del rating da parte di Moody’s, che ha portato il long term bank deposits a Baa2, un livello sopra l’investment grade. Bene anche Popolare di Sondrio (+1,43%).
Sul fronte opposto, brilla Prysmian, miglior titolo del paniere principale con un +4,91%, seguita da Buzzi (+2,99%) e Tim (+2,69%). In progresso anche il settore oil con Saipem (+1,24%) e Tenaris (+2,07%), mentre Eni resta poco mossa (-0,69%).
Nella galassia STAR si distingue Tamburi Investment Partners che vola al +6,19% dopo l’avvio di copertura da parte di Jefferies con target price a 12,5 euro e rating buy.
Intanto, il contesto macro conferma un clima di prudenza. Il bitcoin scivola sotto i 90.000 dollari, mentre l’euro retrocede sotto quota 1,155 sul dollaro. L’oro torna sotto i 4.100 dollari, segnale di un risk-off mitigato. Lo spread Btp-Bund resta stabile sotto i 75 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.
Anche le principali Borse europee registrano variazioni deboli: il FTSE Italia All Share perde lo 0,36%, mentre Mid Cap (+0,83%) e Star (+0,55%) chiudono in positivo, segno di una selettività crescente da parte degli investitori.