Economia
Piazza Affari chiude in lieve rialzo, Ferrari e Lottomatica spingono il listino, male STM e Stellantis
di Luca Andrea

Seduta contrastata per i mercati europei, con Piazza Affari che riesce a chiudere poco sopra la parità dopo un avvio debole. Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,09% attestandosi a 43.262 punti. L’indice FTSE Italia All Share ha segnato un marginale +0,02%, mentre il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia Star hanno perso rispettivamente lo 0,92% e lo 0,79%.
Sul fronte macroeconomico e valutario, l’euro è sceso sotto 1,15 dollari, mentre lo spread Btp-Bund si è mantenuto intorno ai 75 punti base con il rendimento del decennale italiano stabile al 3,4%. Debole l’oro, tornato sotto i 4.000 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha registrato un leggero calo dello 0,65%.
A Milano la seduta è stata sostenuta dai conti trimestrali di alcune big del listino. Ferrari ha chiuso in rialzo del 3,24% a 350,7 euro dopo aver presentato risultati dei primi nove mesi del 2025 in crescita per ricavi e redditività.
Brillante anche Lottomatica Group (+3,27% a 22,12 euro), che ha diffuso risultati oltre le attese con un aumento dell’Ebitda adjusted del 18% nel terzo trimestre, pari a 195 milioni di euro, grazie alla crescita del comparto online ai massimi storici.
Tra i titoli in evidenza anche Campari (+1,19% a 5,958 euro).
Seduta negativa per Stellantis (-2,41% a 8,642 euro), nonostante la crescita delle immatricolazioni in Italia a ottobre (+4,5% su base annua, con oltre 33.400 unità vendute e una quota di mercato al 26,57%). Male anche STMicroelectronics (-2,51% a 20,78 euro), Prysmian (-2,27%), Leonardo (-2,04%) e Buzzi (-2,01%).
Nel segmento MidCap, giornata di forte volatilità per Avio (-3,25% a 29,8 euro). In controtendenza Industrie De Nora, che ha brillato con un +17,2% a 8,435 euro, spinta dai conti dei primi nove mesi e dall’aumento della guidance sull’Ebitda margin per il 2025.
Nel complesso, Piazza Affari ha beneficiato di alcune trimestrali positive che hanno compensato la debolezza del comparto tecnologico e industriale. In chiusura, tra le migliori blue chip figurano Enel (+1,62%) e Snam (+1,38%), mentre sul fronte europeo Francoforte ha perso lo 0,76%, Parigi lo 0,52% e Londra è rimasta invariata.