Maria Sole Agnelli, muore l’ultima grande testimone della dinastia che ha guidato l’industria italiana

di Redazione

Con la scomparsa di Maria Sole Agnelli, avvenuta oggi nella sua tenuta di Torrimpietra all'età di cento anni, l’Italia perde non solo un membro centrale della famiglia che ha segnato il Novecento industriale, ma una figura capace di declinare il privilegio in servizio pubblico e mecenatismo strategico. Nata a Villar Perosa il 9 agosto 1925, figlia di Edoardo e Virginia Bourbon del Monte, Maria Sole è stata il punto di equilibrio di una fratellanza che comprendeva l'Avvocato Gianni e Umberto, sopravvivendo ai grandi mutamenti del Paese con una "concretezza sabauda" applicata tanto alla politica locale quanto alla gestione istituzionale.

Mentre i fratelli guidavano le sorti della FIAT e della finanza internazionale, Maria Sole Agnelli sceglieva nel 1960 una strada inedita per le donne della sua epoca: la politica di prossimità. Eletta sindaca di Campello sul Clitunno (Perugia) con un consenso plebiscitario, 850 voti su 1.200 senza aver mai tenuto un comizio, amministrò il borgo umbro per un decennio.

La sua non fu una carica onorifica. La contessa anticipò i tempi dello sviluppo sostenibile e del turismo culturale.

Sul fronte della governance istituzionale, il suo contributo più significativo è legato alla Fondazione Agnelli, che ha presieduto per quattordici anni fino al 2018. Sotto la sua guida, l’ente ha abbandonato la dimensione puramente familiare per trasformarsi in uno dei principali think tank italiani dedicati alla ricerca educativa e all'analisi dei sistemi scolastici, influenzando il dibattito pubblico sulla formazione delle giovani generazioni.

Oltre all’impegno civile, Maria Sole è stata una protagonista del mondo sportivo internazionale. La sua scuderia è passata alla storia grazie al purosangue Woodland, capace di conquistare la medaglia d’argento individuale nell’equitazione ai Giochi Olimpici di Monaco 1972.

La sua vita privata è stata segnata da due matrimoni: il primo con il conte Ranieri Campello della Spina (da cui sono nati Virginia, Argenta, Cintia e Bernardino) e il secondo con il conte Pio Teodorani-Fabbri, da cui è nato il figlio Edoardo. Un equilibrio familiare che la Juventus, in una nota ufficiale, ha voluto omaggiare ricordandola come "figura di straordinaria eleganza e testimone instancabile di un secolo di storia bianconera".

L’ultimo anno della sua vita era stato segnato da un drammatico fatto di cronaca: nel gennaio 2025 era stata vittima di una violenta rapina nella sua villa. Nonostante lo shock di un evento che aveva visto immobilizzati i suoi collaboratori, la contessa aveva affrontato il trauma con la consueta tempra, rimanendo lucida custode della propria memoria fino all'ultimo giorno.

Con Maria Sole Agnelli scompare l’ultima grande interprete di un’Italia che sapeva unire il prestigio internazionale alla cura del territorio, lasciando in eredità un esempio di partecipazione femminile alla vita pubblica raro per intensità e stile.

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