Economia

MAIRE punta sulla chimica specialistica, acquisita Ballestra per 126,5 milioni di euro

di Luca Andrea
 
MAIRE punta sulla chimica specialistica, acquisita Ballestra per 126,5 milioni di euro

Il gruppo MAIRE accelera nell’esecuzione del proprio piano industriale attraverso NextChem, siglando un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% del Gruppo Ballestra, una mossa che ridefinisce il perimetro tecnologico della multinazionale guidata da Alessandro Bernini e ne consolida la leadership nella chimica di trasformazione.

L’operazione, strutturata su un enterprise value di 108,3 milioni di euro e un prezzo d'acquisto stimato di circa 126,5 milioni di euro tenendo conto della posizione di cassa netta, rappresenta un passaggio cruciale per integrare competenze che spaziano dal licensing alla progettazione di impianti complessi.

Fondata a Milano nel 1960, Ballestra porta in dote a MAIRE un’eredità industriale di oltre 6.400 impianti installati in 120 paesi e una forza lavoro di 450 dipendenti distribuita tra Europa e Asia, con centri di eccellenza in Italia, India e Svizzera. Proprio la controllata elvetica BUSS ChemTech conferisce all’operazione una valenza strategica proiettata verso il futuro della mobilità e dell’energia, grazie alla leadership mondiale nei derivati del fluoro e, in particolare, nell’esafluorofosfato, componente essenziale per la produzione di batterie agli ioni di litio e celle solari.

Sotto il profilo industriale, l’integrazione permette a NextChem di completare la propria offerta nel settore dei fertilizzanti, affiancando alle storiche competenze nell’azoto le tecnologie di Ballestra per l'acido solforico, fosforico e i nutrienti NPK, coprendo così l’intero spettro dei fabbisogni della moderna agricoltura. Oltre al comparto chimico pesante, Ballestra garantisce a MAIRE un ingresso privilegiato nel mondo dei beni di largo consumo (FMCG) attraverso il marchio Mazzoni, leader nei tensioattivi e nei detergenti.

I numeri dell’acquisizione riflettono la solidità di una realtà in forte crescita: il portafoglio ordini di Ballestra è stimato superare i 315 milioni di euro entro la fine del 2025, a fronte di ricavi d’esercizio previsti per circa 235 milioni. Finanziata con un mix di liquidità e linee di credito già disponibili, l’acquisizione, il cui closing è atteso nella prima metà del 2026, si inserisce perfettamente nella missione di decarbonizzazione del gruppo.

Come evidenziato dal CEO Alessandro Bernini (nella foto), MAIRE punta infatti a trasformarsi in una piattaforma tecnologica europea di portata globale, capace di intercettare la crescente domanda di elettrificazione, riciclo della plastica e riduzione delle emissioni, sfruttando le forti sinergie di cross-selling tra le divisioni interne e garantendo ai propri clienti una combinazione unica tra innovazione di processo e capacità esecutiva su scala industriale.

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