Economia

Intesa Sanpaolo, il nuovo contratto punta su giovani e "settimana cortissima"

di Redazione
 
Intesa Sanpaolo, il nuovo contratto punta su giovani e 'settimana cortissima'
Intesa Sanpaolo e le delegazioni sindacali (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) hanno definito l’assetto del contratto di secondo livello che accompagnerà il Gruppo fino al 2029. Un’intesa che anticipa il prossimo Piano di Impresa e che mette al centro il "capitale umano" attraverso un mix di flessibilità operativa e sostegno economico diretto.

Il pilastro più innovativo dell’accordo riguarda il bilanciamento tra vita privata e lavoro. Per i genitori con figli fino a 3 anni, terminati i congedi per allattamento, scatta la sperimentazione della settimana "cortissima": quattro giorni lavorativi da 7,5 ore a parità di retribuzione. In alternativa, i dipendenti potranno optare per 12 ore di permesso retribuito settimanale.

Previsto inoltre un bonus nascita di 1.200 euro e l’estensione dei permessi per la procreazione assistita, per l’accertamento di disabilità dei figli e per il supporto a studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e DSA.

Per contrastare il divario previdenziale delle nuove generazioni, il Gruppo innalza a 35 anni la soglia d’accesso al "pacchetto giovani". Per questa fascia, la contribuzione datoriale sale al 6%, mentre per il resto della platea l'aliquota minima viene fissata al 4,5% (a regime dal 2028). Confermato anche il contributo di 120 euro annui per i figli a carico fino a 24 anni.

Sul piano economico, il valore del buono pasto salirà progressivamente fino a 10 euro entro il 2029. Sul fronte della trasformazione digitale, l’accordo riconosce indennità specifiche (fino a 15 euro per i turni serali o del sabato) per il personale GTECH e per i gestori della Filiale Digitale, figure chiave nel nuovo modello di servizio della banca.

"Un risultato che arricchisce il già ampio sistema di welfare del gruppo, fornendo elementi tangibili di sostegno nei momenti di difficoltà personale e professionale" ha dichiarato Fedele Trotta, Segretario responsabile First Cisl del Gruppo.

L'accordo siglato rappresenta solo il primo tassello di un confronto che proseguirà nei prossimi mesi. Le parti torneranno al tavolo per affrontare i temi della mobilità territoriale e dei nuovi percorsi professionali, con l'obiettivo di integrare pienamente le norme del contratto nazionale (rinnovato nel 2023) con le specificità del primo gruppo bancario italiano.
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