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Il dollaro è focalizzato sul mercato azionario in vista della trimestrale di Nvidia
di Derek Halpenny, Head of Research, Global Markets EMEA & International Securities di MUFG Bank

Il dollaro statunitense è diventato sempre più sensibile ai movimenti intraday dei mercati azionari statunitensi, sottolineando le crescenti preoccupazioni degli investitori sulle valutazioni del settore tech/AI e il potenziale di un sell-off di fine anno man mano che il rischio viene ridotto. Il Nasdaq Composite sta vivendo un altro anno positivo, con un aumento del 16,2% da inizio anno. Dal minimo toccato dopo gli annunci sui dazi del Liberation Day, il Nasdaq è salito del 47%. La correzione al ribasso rispetto al massimo di chiusura è del 6,4%, la più ampia dal sell-off del Liberation Day. Nvidia pubblicherà più tardi i risultati del terzo trimestre, mentre ci avviciniamo alla fine della stagione delle trimestrali. I risultati del terzo trimestre sono stati solidi. Secondo Factset, venerdì scorso il 92% delle società dell’S&P 500 aveva comunicato i propri risultati, con l’82% che ha riportato una sorpresa positiva sugli utili per azione e il 76% una sorpresa positiva sui ricavi. La crescita degli utili complessiva si attesta su base annua al 13,1%, che, se mantenuta, segnerebbe il quarto trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra. Il consenso a fine settembre indicava una crescita del 7,9%. Tuttavia, le valutazioni restano elevate: il p/e prospettico a 12 mesi è a un elevato 22,4, superiore alla media a 5 anni di 20,0 e alla media a 10 anni di 18,7. Il settore finanziario ha registrato la sorpresa positiva più ampia rispetto al consenso di fine settembre. Altri nove settori hanno inoltre riportato una crescita degli utili migliore delle attese. Un elemento interessante emerso finora è che i mercati stanno premiando meno le sorprese positive sugli utili e punendo di più le sorprese negative, il che potrebbe indicare valutazioni gonfiate e un deterioramento del sentiment. Nvidia resta il punto di riferimento per il settore AI/Tech e, con le preoccupazioni degli investitori sulle valutazioni in aumento, qualsiasi elemento di delusione questa sera potrebbe innescare un’ulteriore correzione al ribasso. Ieri Nvidia ha chiuso al 12,4% al di sotto del massimo storico raggiunto il 29 ottobre (dopo un calo del 2,8% ieri), registrando nuovamente la correzione più significativa dal sell-off post-Liberation Day.
Una volta pubblicati i risultati sugli utili di Nvidia, l’attenzione si sposterà rapidamente sui dati non-farm payrolls di settembre, in uscita domani dopo il rinvio. I dati settimanali ADP hanno mostrato un ulteriore calo della media a 4 settimane, coerente con altri indicatori che segnalano condizioni deboli del mercato del lavoro. Tuttavia, con altri due report NFP probabilmente in arrivo prima della riunione FOMC di dicembre, la reazione del mercato sarà in una certa misura contenuta. Se però le azioni dovessero subire un ulteriore calo, aumenterebbero sicuramente le probabilità che il FOMC approvi un taglio “preventivo” a dicembre, come suggerito da Christopher Waller.
Data l’attuale correlazione positiva tra azioni e dollaro (che riflette forse rinnovate preoccupazioni su una correzione specifica del tech/AI in grado di colpire l’economia statunitense in generale), una trimestrale negativa questa sera potrebbe indebolire il dollaro. Ma l’attenzione tornerà rapidamente sull’economia, e sarà il mercato del lavoro a determinare in ultima analisi la direzione del dollaro fino alla fine anno.