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Habemus Papam: Leone XIV indica la strada della "sua" Chiesa, sia nel segno di Francesco

di Diego Minuti
 
Habemus Papam: Leone XIV indica la strada della 'sua' Chiesa, sia nel segno di Francesco
"Rimaniamo fedeli alla voce debole di Papa Francesco che benedice Roma. Il Papa che ha benedetto Roma, ha dato la sua benedizione al mondo intero quella mattina di Pasqua. Permettetemi di proseguire con quella benedizione. Dio ci ama. Dio ama tutti. Il male non prevarrà", sono state queste, pronunciate in italiano, le prime parole che papa Leone XIV ha rivolto alle decine di migliaia di fedeli che lo aspettavano, in piazza San Pietro, aspettando che si affacciasse dal balcone, in un piccolo rito - il saluto alla comunità della Chiesa - che si ripete da tempo immemorabile.

Le sue prime parole da papa, di chi, fino ad oggi era conosciuto come il cardinale Robert Francis Prevost, sono quelle che, tradizionalmente, accompagnano i cattolici: ''La pace sia con tutti voi".

''Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la sua vita per Dio - ha detto, spiegando la scelta del suo saluto - E vorrei che anche questo saluto di pace entrasse nei nostri cuori e nelle nostre famiglie''.

Leone XIV è apparso visibilmente emozionato mentre salutava la folla radunata nella piazza sottostante il balcone, in uno sventolio di centinaia di bandiere, a simboleggiare l'universalità della Chiesa di Cristo.

Papa Leone XIV ha delineato la sua visione della Chiesa cattolica, che ''costruisce ponti'' e si impegna nel dialogo.

"Dobbiamo cercare insieme di essere una Chiesa missionaria. Una Chiesa che costruisce ponti e dialogo", ha detto dal balcone della Basilica di San Pietro, invitando i fedeli a mostrare la carità verso gli altri e a scegliere di dialogare con amore.

Leone XIV ha quindi ringraziato i cardinali per averlo scelto per guidare la Chiesa: "Vorrei anche ringraziare tutti i miei confratelli cardinali che mi hanno scelto come successore di Pietro e per camminare con voi come Chiesa unita. Sempre alla ricerca della pace e della giustizia. Cercando di lavorare con uomini e donne fedeli a Gesù Cristo senza timore per annunciare il Vangelo e diventare missionari".

Dopo aver parlato finora in italiano, Leone XIV è appena passato allo spagnolo, una delle numerose lingue europee sua ''amata diocesi'' in Perù. Prima di essere nominato cardinale, nel 2023, da papa Francesco, il futuro Leone XIV ha lavorato per un decennio a Trujillo, in Perù (Paese di cui ha la cittadinanza, insieme a quella statunitense), ed è stato vescovo di Chiclayo, un'altra città peruviana, dal 2014 al 2023.                                                       

"Alla mia amatissima diocesi in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo per condividere con lui la propria fede, e che ha fatto tanto per essere una Chiesa fedele", ha detto. Il pontefice ha anche esortato la Chiera ad essere ''sinodale'' , ''che cammina, che cerca sempre la pace e si fa vicina a chi soffre''.
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