La finanza alternativa rallenta il passo, ma non si ferma; il mercato continua a credere nelle sue potenzialità e il 2025 porterà nuove possibilità di crescita. Questo è quanto emerge dall’ultima ricerca sul settore, realizzata dal Politecnico di Milano e presentata giovedì 21 novembre durante l’Alt-Finance Day organizzato da Innexta, Corporate Financial Advisor del Sistema Camerale italiano, congiuntamente a Unioncamere e a Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi che ha ospitato l’evento.
Una giornata di lavoro aperta da Piergiorgio Borgogelli AD di Parcam e Paolo Ferrè, Presidente di Innexta, e condotta dal Direttore Generale di Innexta Danilo Maiocchi.
Con lo slogan crescere con la Finanza Alternativa conviene!, si è fatto il punto su un comparto strategico dell’economia nazionale e globale, riunendo importanti personaggi del panorama istituzionale e finanziario, a cominciare dal Presidente della Commissione Finanze della Camera, Onorevole Marco Osnato e da Roberto Nicastro, Presidente di Banca Aidexa, introdotti dal Segretario Generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli. Il tavolo di confronto tecnico ha poi visto la partecipazione dell’Onorevole Giulio Centemero, dell’ex direttore della Bcc di Roma, Roberto Gandolfo, di Alessandro Negri della Torre, esperto di compliance, oltre a Gianluca Dettori di Primo Ventures e Luca Tavano di Borsa Italiana.
Non sono mancate le testimonianze di imprenditori che hanno raccolto capitali dal mercato: Battista Bellini di Bellini Group Nautica, recentemente quotato su Euronext Growth Milan e Silvia Scaglione di React4Life, impresa lifetech che ha raccolto nuove risorse con l’equity crowdfunding. Infine la Vicepresidente della Camera di Commercio di Sassari, Maria Amelia Lai ha illustrato il "Modello Sardegna" del progetto PNRR "e.INS" per la finanza alternativa.
La settima edizione del Quaderno di ricerca “La finanza alternativa per le PMI in Italia”, curata dal Politecnico di Milano, con il supporto di Unioncamere, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi ed Innexta, aggiornata al 30 giugno 2024, analizza sette segmenti di finanza alternativa: minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending, tokenization e crypto-asset, private equity e venture capital, quotazione in Borsa, tutti in leggera flessione nel 2023 e nei primi mesi del 2024, per effetto dell’aumento dei tassi di interesse e delle incertezze sullo scacchiere globale. Il collocamento di minibond nel primo semestre del 2024 ha registrato un -33% (202 milioni di euro, 609 milioni negli ultimi dodici mesi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’equity e il lending crowdfunding - che contano in Italia (al 15 novembre 2024) una quarantina di piattaforme autorizzate a operare secondo il nuovo regolamento europeo ECSP - hanno raccolto nel primo semestre 2024 rispettivamente 48 milioni di euro (-17%) e 88 milioni di euro (-3%). Segnano il passo anche private equity (nel segmento expansion secondo i dati di AIFI del primo semestre del 2024 si sono osservate 23 operazioni con € 370 milioni investiti) e venture capital (con 193 operazioni per 494 milioni di euro finanziati sempre nel primo semestre di quest’anno). Le nuove quotazioni in Borsa sul mercato EGM (Euronext Growth Milan) hanno raccolto 72 milioni di euro nel primo semestre 2024; si è raggiunta la soglia di 206 aziende quotate alla data del 30 giugno 2024.
Tuttavia nella ricerca si osserva che “ci sono tutti i presupposti per affermare che lo sviluppo della finanza alternativa (o complementare) al credito bancario in Italia stia continuando a generare vantaggi tangibili e che, grazie all’auspicata riduzione dei tassi di interesse il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta” come dichiara il Professor Giancarlo Giudici del Politecnico di Milano, autore della ricerca. “Credo che si siano due elementi trasversali da sottolineare - prosegue Giudici - da un lato, sono arrivate una serie di innovazioni legislative e normative che hanno ‘alzato l’asticella’ nei segmenti più esposti ai rischi di comportamenti opportunistici come il crowdfunding e i crypto-asset, dall’altro, si va verso la semplificazione in quelli più tradizionali come la quotazione in Borsa.