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AGIS celebra 80 anni, Mattarella al quirinale riconosce lo spettacolo come "investimento e necessità collettiva"
di Redazione

Una giornata di grande rilievo istituzionale ha segnato l'inizio delle celebrazioni per l'ottantesimo anniversario dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS). Una delegazione dell'Associazione, guidata dal presidente Francesco Giambrone, è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un incontro che ha ribadito la centralità del settore culturale e dello spettacolo per la coesione e la democrazia del Paese.
Nel suo intervento, il Presidente Giambrone ha voluto sottolineare il profondo significato della ricorrenza: celebrare gli 80 anni dell’AGIS "significa riconoscere il valore di una comunità che ogni giorno contribuisce a costruire democrazia, coesione e identità nel Paese".
Giambrone ha poi lanciato un messaggio chiaro sul ruolo economico e sociale dello spettacolo: "lo spettacolo non rappresenta un lusso, ma una necessità collettiva, un diritto di tutti e uno straordinario strumento di crescita". In questa prospettiva, i luoghi dedicati allo spettacolo sono stati definiti "spazi insostituibili di incontro e partecipazione, veri e propri presidi di legalità e comunità". La conclusione è un appello forte alle istituzioni: "cultura e spettacolo vanno considerati un investimento e non un costo".
Il presidente AGIS ha infine ringraziato il Capo dello Stato per aver voluto onorare l'Associazione, riprendendo la "bella tradizione di accogliere l’Associazione" e per l'attenzione costante che dedica al settore. Come segno di questa ricorrenza, la delegazione ha donato a Mattarella la prima copia del volume speciale realizzato per gli 80 anni.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto la delegazione esprimendo la "riconoscenza della Repubblica per quanto fa lo spettacolo nel nostro Paese". Ricordando il percorso storico dell'AGIS, il Capo dello Stato ha evidenziato come lo spettacolo abbia accompagnato l'Italia "già negli anni della ricostruzione", fornendo "consapevolezza e motivazioni" e, nei decenni successivi, "indicando orizzonti, sollecitando riflessioni, stimolando capacità di analisi".
Mattarella ha enfatizzato come le diverse forme di espressione, dal grande teatro allo spettacolo dal vivo più vicino ai cittadini, rappresentino una "ricchezza culturale preziosa" e ne ha ribadito la natura di "investimento" per la Repubblica.
Cruciale il passaggio sui luoghi fisici dello spettacolo, oggi messi alla prova dai nuovi mezzi di comunicazione: il Presidente ha avvertito che le nuove forme espressive devono essere "aggiuntive, non sostitutive o di cancellazione dei luoghi". Ha pienamente concordato con Giambrone sul fatto che questi spazi siano "punti di aggregazione, punti di coesione sociale, punti in cui si raccoglie il senso di comunità", la cui irrinunciabilità è fondamentale per evitare una "desertificazione delle strutture".
Infine, il Presidente ha posto l'accento sul valore dello spettacolo nel contesto internazionale attuale, caratterizzato da "tensioni, conflitti, affermazioni perentorie e assertive". Lo spettacolo, in questo scenario, assume un ruolo cruciale, servendo a "far leggere queste cose, anche a dissacrarle un po’, a trattare, invece, obiettivi e sensibilità alternative", ovvero quelle che la popolazione mondiale attende.
L'incontro al Quirinale è solo il primo atto di un vasto programma di iniziative per l'ottantesimo. Le celebrazioni coinvolgeranno l’intero mondo AGIS con eventi e momenti di confronto:
21 novembre: Inaugurazione della mostra dedicata alla storia dell’Associazione, allestita nel Corridoio dei Busti di Montecitorio e organizzata da Civita.
6 dicembre: Presentazione al Teatro alla Scala di Milano dello spot celebrativo realizzato dagli allievi dell’Università Iulm.
10 e 11 dicembre: Le "Giornate dello Spettacolo", che si terranno a Roma. Due giorni di incontri per riunire le principali associazioni del settore e i rappresentanti istituzionali, con l'obiettivo di analizzare lo scenario attuale e discutere le prospettive future.