Economia

Zoppas: “Export Made in Italy ancora in crescita, ma dazi e dollaro pesano sull’autunno”

Redazione
 
Zoppas: “Export Made in Italy ancora in crescita, ma dazi e dollaro pesano sull’autunno”
Nonostante il rallentamento estivo e un contesto internazionale segnato da dazi e tensioni geopolitiche, l’export del Made in Italy resiste e resta in territorio positivo. Nei primi otto mesi del 2025 le esportazioni italiane registrano una crescita del +2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto sottolinea Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia ICE, commentando i più recenti dati diffusi dall’Istat sulla bilancia commerciale.

Zoppas: “Export Made in Italy ancora in crescita, ma dazi e dollaro pesano sull’autunno”

Ad agosto, spiega Zoppas, si è registrata una flessione dell’1,1% rispetto al 2024, con le principali difficoltà concentrate in alcuni mercati chiave: Stati Uniti (-21,1%), Turchia (-25,9%) e Cina (-16,3%). “A livello settoriale - precisa - continua la fase critica della moda, con un calo del 7,6%, rallenta la crescita dell’agroalimentare e resta in difficoltà la meccanica. Una grande spinta, invece, arriva dal comparto farmaceutico, che si conferma il vero traino dell’export italiano”.

Il presidente dell’ICE evidenzia inoltre le sofferenze del mondo dei beni di consumo, penalizzato in particolare dalla contrazione di moda (-19,1% ad agosto 2025 rispetto ad agosto 2024) e agroalimentare (-22,8% nello stesso periodo). “La moda sconta fattori strutturali di rallentamento, mentre l’agroalimentare paga il prezzo dei dazi”, osserva Zoppas, aggiungendo che “a dominare è ancora la logica di stoccaggio, con un effetto combinato tra sell-in e sell-out che ha generato un clima di attesa e incertezza lungo tutta la catena distributiva”.

Secondo Zoppas, l’aumento dei dazi non si è ancora pienamente trasferito sui prezzi al consumo, in parte assorbito dagli intermediari e dai distributori. Tuttavia, nei prossimi mesi, un eventuale adeguamento dei prezzi potrebbe frenare la domanda internazionale, soprattutto se il rapporto euro-dollaro continuerà a rappresentare un ulteriore svantaggio competitivo per le imprese esportatrici europee.

“L’impatto reale dei dazi sul mercato non è ancora completamente visibile”
, conclude Zoppas, “ma sarà nei prossimi mesi che vedremo gli effetti concreti sulle dinamiche commerciali globali. In questo scenario, la tenuta dell’export italiano resta comunque un segnale di solidità e di capacità di adattamento del nostro sistema produttivo”.
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