Economia

Perché le città NON dovrebbero ospitare le Olimpiadi?

David Pascucci, market analyst di XTB
 

Le Olimpiadi sono una parte imprescindibile del mondo sportivo, ma dal punto di vista economico staremmo meglio senza di esse. Il problema principale è rappresentato dagli alti costi di organizzazione, che spesso superano i benefici. Si stima addirittura che l’unica città che sia riuscita a trarre profitto dai Giochi Olimpici sia stata Los Angeles, che ha ospitato le Olimpiadi estive nel 1984. Grazie all’infrastruttura e agli stadi già esistenti, Los Angeles è infatti riuscita a generare un utile operativo di 215 milioni di dollari.

Questo successo ha scatenato una corsa tra le città, simile a quella degli atleti, per ospitare i Giochi Olimpici più ambiziosi e grandiosi. Il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) ha avuto una vasta gamma di scelte, con l’obiettivo di organizzare le migliori Olimpiadi possibili ogni 2 anni. Tuttavia, ciò comporta investimenti massicci nell’infrastruttura e nella costruzione delle sedi, insieme ad alti costi operativi, il che significa che il prezzo delle Olimpiadi è elevato. Inoltre, creare un budget e una previsione dei ricavi è complicato, poiché intervengono numerosi fattori, e le città regolarmente e significativamente superano la stima iniziale dei costi. Le stime sono così inaffidabili che il superamento del budget è mediamente del 159%, il che rende le Olimpiadi il secondo tipo di progetto con il maggiore superamento percentuale delle stime iniziali, subito dopo la costruzione di depositi nucleari.

Il primo costo è naturalmente la preparazione e la presentazione dell’offerta all’IOC, che spesso costa milioni. È necessario pagare consulenti, organizzatori e pianificatori per creare un piano per le Olimpiadi, il che può arrivare a costare fino a 150 milioni di dollari, come nel caso di Tokyo. Questo, tra l’altro, è avvenuto nel 2016, quando Tokyo non è stata scelta come città ospitante. I costi maggiori riguardano poi la costruzione, poiché è necessario non solo migliorare l’infrastruttura, ma anche costruire spesso strutture che rispettino gli standard olimpici o interi villaggi olimpici, in grado di ospitare fino a 16.000 posti letto. Tuttavia, il motivo per cui in queste città non esiste già tale infrastruttura o stadi così grandi è spesso perché non sono necessari e non verranno utilizzati. Un esempio è il numero di stadi inutilizzati come quello di Pechino, chiamato “Nido d’Uccello,” che è costato 460 milioni di dollari per essere costruito e richiede 10 milioni di dollari all’anno per la manutenzione, ma è stato utilizzato solo due volte. Dopo le Olimpiadi di Atene, la maggior parte delle strutture è rimasta inutilizzata e i costi elevati hanno contribuito a gravare sulle finanze pubbliche e a far precipitare la Grecia in una crisi del debito. Si stima che le Olimpiadi di Sochi siano costati ai contribuenti russi 1 miliardo di dollari all’anno, dato che si trattava di uno dei giochi più costosi e questi costi servono alla manutenzione, al rimborso e alla gestione del debito. Rio de Janeiro ha avuto bisogno di un aiuto di 900 milioni di dollari dal governo poiché non riusciva a pagare nemmeno i dipendenti pubblici.

In questi casi, si parla solo dei costi diretti e non si prendono in considerazione i costi indiretti, come ad esempio il lavoro infrastrutturale che avrebbe potuto essere destinato ad altri progetti, o lo spazio occupato da impianti sportivi inutilizzati che avrebbe potuto ospitare qualcosa di più utile, o il capitale che avrebbe potuto essere allocato in altri progetti più redditizi. Tutto ciò fa sì che i costi reali siano spesso ancora più alti.

I benefici, tuttavia, sono incerti, poiché i pagamenti diretti provengono principalmente dalla vendita dei diritti di trasmissione, di cui oltre la metà va all’IOC, e dai ricavi della vendita dei biglietti, che coprono solo una piccola parte dei costi totali. Nel caso di Tokyo nel 2020 (2021), ad esempio, i ricavi sono stati di soli 5,8 miliardi di dollari rispetto a costi stimati di 30 miliardi di dollari. Altri benefici, difficili da stimare e oggetto di vari studi, sono controversi. Considerando il turismo, è vero che le Olimpiadi portano la città sulla mappa mondiale, ma il turismo che attirano è spesso compensato da turisti che avrebbero pianificato di visitare la città ma evitano di farlo a causa dei giochi. Anche la creazione di nuovi posti di lavoro, seppur ovvia, è temporanea e questi posti di lavoro sono persi dopo i giochi. Alcuni studi indicano che le Olimpiadi non hanno alcun effetto a lungo termine sulla performance economica o sull’aumento dell’occupazione. Uno studio del NBER stima che le Olimpiadi abbiano un effetto positivo sul commercio estero, ma questo effetto è presente anche nelle città che hanno solo presentato una candidatura per ospitare i giochi e non li hanno mai organizzati.

Qual è la situazione di Parigi?

Parigi è una città abbastanza sviluppata con molti impianti sportivi già funzionanti, dove si stanno attualmente svolgendo i giochi. Tuttavia, Parigi ha dovuto spendere circa 4,9 miliardi di dollari per progetti infrastrutturali, come ad esempio 1,6 miliardi di dollari per il villaggio olimpico e circa 200 milioni di dollari per una piscina. Il resto dei costi, pari a 4,8 miliardi di dollari, sarà destinato ai costi operativi, come trasporti e sicurezza. D’altra parte, si stima che i ricavi potrebbero variare tra 7,3 miliardi di dollari e 12,1 miliardi di dollari, il che significa che, in uno scenario positivo, le Olimpiadi di Parigi potrebbero diventare i giochi più redditizi della storia. Tuttavia, il budget potrebbe ancora cambiare significativamente, poiché, ad esempio, i costi stimati per la sicurezza erano solo di circa 340 milioni di dollari, mentre nelle Olimpiadi precedenti tale spesa ha raggiunto i 2 miliardi di dollari.

Le Olimpiadi comportano quindi costi elevati e ricavi non molto alti. Tuttavia, è importante considerare l’infrastruttura già esistente in una città e come verrà utilizzata negli anni a venire. Per alcune città, i giochi sono stati una catastrofe, mentre per altre hanno rappresentato un’opportunità. Attualmente, il programma olimpico 2020 dell’IOC ha introdotto misure per rendere questi giochi il più sostenibili possibile, ma nonostante gli sforzi, le Olimpiadi rappresentano ancora una grande sfida per le città ospitanti.

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