Il numero di americani che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione è diminuito leggermente la scorsa settimana. Un andamento che, dicono gli analisti, conferma che il mercato del lavoro statunitense è ancora in buona salute.
Usa: ancora conferme della buona salute del mercato del lavoro
Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti - secondo i dati elaborati dal Dipartimento del Lavoro, che li ha resi noti oggi - sono diminuite di 2.000 unità, a 220.000 nella settimana conclusasi l'8 marzo, quando gli analisti avevano fatto una previsione di 226.000 nuove domande.
Resta, intanto, l'incertezza per capire quando i tagli ai posti di lavoro federali, ordinati dal Dipartimento per l'efficienza governativa, coordinato da Elon Musk, compariranno nel rapporto settimanale sui licenziamenti, anche se alcuni analisti prevedono che emergeranno nei dati delle prossime settimane. Migliaia di dipendenti in prova - si tratta di quelli con minori tutele - sono già stati licenziati e ora l'Amministrazione sta rivolgendo la sua attenzione ai funzionari di carriera.
Il Dipartimento del Lavoro ha riferito che i datori di lavoro degli Stati Uniti hanno aggiunto ben 151.000 dipendentiil mese scorso, con un aumento dell'occupazione nei settori sanitario, finanziario, dei trasporti e dell'immagazzinamento. Il tasso di disoccupazione è salito a un ancora sano 4,1%.
Nel complesso, sebbene i licenziamenti rimangano bassi rispetto agli standard storici, alcune aziende di alto profilo hanno già annunciato tagli di posti di lavoro quest'anno. Le domande settimanali di sussidio di disoccupazione sono considerate un indicatore dei licenziamenti e negli ultimi anni sono rimaste per lo più comprese tra 200.000 e 250.000. La media su quattro settimane, che compensa alcune delle oscillazioni settimanali, è aumentata di 1.500 unità, arrivando a 226.000.
Il numero totale di americani che hanno ricevuto sussidi di disoccupazione nella settimana del 1° marzo è sceso di 27.000 unità, attestandosi a 1,87 milioni.