Il mercato del lavoro americano sta affrontando un drastico rallentamento, dopo che Donald Trump ha gettato le basi per una recessione negli Stati Uniti. È quanto sostengono gli economisti della banca di investimenti Jefferies, secondo i quali nei prossimi sei mesi la più grande economia del mondo è destinata a creare quasi zero posti di lavoro quando pubblicherà i dati mensili sull'occupazione.
Usa: Jefferies lancia l'allarme sul mercato del lavoro, rischia di creare zero posti nei prossimi mesi
I mercati azionari sono crollati e il dollaro si è indebolito questa settimana dopo che il presidente degli Stati Uniti ha avvertito che gli Stati Uniti stanno affrontando un "periodo di transizione" mentre si prepara ad aumentare i suoi piani tariffari globali.
Nel frattempo, Elon Musk ha iniziato a tagliare posti di lavoro, mentre il suo Dipartimento per l'efficienza governativa (Doge) cerca di apportare tagli radicali al bilancio federale.
Mohit Kumar, economista capo per l'Europa di Jefferies, ha affermato di non prevedere una recessione negli Stati Uniti, ma ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per quest'anno, dal 2% all'1,5%.
Ha anche affermato che la disoccupazione rischia di aumentare dal 4,3% al 4,4%, mentre i dati mensili sulle buste paga non agricole scenderanno "quasi a zero nei prossimi sei mesi".
Gli ultimi dati sulle buste paga non agricole hanno mostrato che l'economia americana ha creato 151.000 posti di lavoro a febbraio, un dato inferiore alle 160.000 attese dagli analisti, mentre la disoccupazione è salita al 4,1%.
Per Kumar, l governo federale ha impiegato 10.000 persone in meno, poiché i tagli di Musk cominciano a dare i loro frutti.