Il leader della minoranza democratica alla Camera, Hakeem Jeffries, è stato minacciato di morte da un uomo che, condannato per l'assalto a Capito Hill del gennaio 2021, è stato graziato dal presidente, così come altri ''patrioti'' che cercarono, con la violenza, di impedire l'insediamento alla Casa Bianca, di Joe Biden.
Assalto Capitol Hill: graziato da Trump, viene arrestato per minacce di morte a un democratico
L'uomo, Christopher Moynihan, di 34 anni, di Clinton (nello Stato di New York), è stato arrestato con l'accusa di minaccia terroristiche. Moynihan ha ora il non invidiato primato di essere il primo degli assalitori del Campidoglio graziati da Trump che viene arrestate per presunte violenze politiche. Jeffries è uno dei più decisi avversari politici di Trump che per questo lo ha fatto oggetto di un video, modificato ricorrendo all'intelligenza artificiale, che i democratici hanno tacciato di razzismo (l'esponente politico vi compare con abiti e tratti somatici tipici dello stereotipo dei messicani).
Nella denuncia penale, gli investigatori hanno citato messaggi di testo presumibilmente inviati da Moynihan il 17 ottobre a un destinatario non identificato. "Hakeem Jeffries farà un discorso tra pochi giorni a New York, non posso permettere a questo terrorista di vivere", avrebbe detto un messaggio, secondo la denuncia.
''Deve essere eliminato", ha scritto Moynihan, secondo la denuncia. "Lo ucciderò per il futuro". I messaggi di testo "hanno posto il destinatario in una ragionevole paura'', riferendosi ad Hakeem Jeffries.
Moynihan è comparso nel tribunale della città di Clinton dove è stato rinviato al Dutchess County Justice and Transition Center, non essendogli stato concesso di ricorrere al pagamento di una cauzione.
La sua prima apparizione davanti alla Corte suprema dello Stato delle Contea di Dutchess è prevista per giovedì.
Jeffries, in una dichiarazione, ha detto ieri che è "grato alle forze dell'ordine statali e federali per la loro azione rapida e decisiva per arrestare un individuo pericoloso che ha fatto una minaccia di morte credibile contro di me con tutte le intenzioni di metterla in pratica".
Christopher Moynihan compare in alcune riprese video quando, il 6 gennaio 2021, fece irruzione con altre centinaia di manifestanti nel Campidoglio. Per i pubblici ministeri, che istruirono il processo per le vicende di Capitol Hill, l'uomo entrò nell'aula del Senato, leggendo gli appunti di un parlamentare e scattando foto del contenuto di un taccuino, dicendo che forse il materiale sarebbe potuto dimostrarsi utile.
Moynihan è stato condannato a quasi due anni di carcere nel febbraio 2023 prima che lui e più di 1.500 altre persone, condannate o comunque accusate in relazione alla rivolta del 6 gennaio, ricevessero la grazia poche ore dopo l'insediamento di Trump, che in questo modo onorò una delle promesse fatte in campagna elettorale.
Hakeem Jeffries, a margine di una conferenza stampa, ha detto: "Stiamo vivendo in un momento di estrema violenza politica che colpisce coloro che lavorano nel servizio pubblico, pur promettendo di non inchinarsi. Quando si tratta di questi estremisti là fuori, è meglio stare attenti a come si parla quando si parla di me".