Negli Stati Uniti un sorprendente calo del numero di vittime per overdose da fentanyl e altri oppioidi sintetici ha segnato una nuova fase nella battaglia contro una delle crisi sanitarie più devastanti della storia recente. Per la prima volta in un decennio, i decessi legati a queste droghe stanno diminuendo, grazie all’ampia distribuzione del naloxone, un antidoto salvavita contro le overdose. Tuttavia, questa vittoria parziale non pone fine alla crisi del fentanyl, un problema complesso che continua a mettere a dura prova le comunità più vulnerabili. Secondo i dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), nei 12 mesi fino a luglio 2024, i decessi per overdose sono diminuiti del 22% negli Stati Uniti e del 34% in Ohio rispetto all'anno precedente.
Usa, un antidoto al fentanyl: una speranza per salvare vite
Questo calo, che equivale a circa 17.500 morti in meno, coincide con la decisione della Food and Drug Administration (FDA) di rendere disponibile il naloxone senza prescrizione medica a partire da marzo 2023. Le autorità locali, come il dipartimento di polizia di Columbus (Ohio), citano il naloxone come il principale responsabile della diminuzione delle emergenze per overdose. L’Ohio, uno degli Stati più colpiti dalla crisi del fentanyl, ha distribuito oltre 320.000 kit di naloxone nei primi dieci mesi del 2024, segnando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Il naloxone è diventato uno strumento indispensabile per salvare vite, ma il calo delle vittime non si traduce automaticamente in una soluzione definitiva. Le comunità più colpite continuano a vedere alti tassi di tossicodipendenza e difficoltà sistemiche che ostacolano un recupero sostenibile.
A Hilltop, un quartiere degradato di Columbus, il naloxone è diventato onnipresente nelle case dove gli utenti acquistano e consumano fentanyl. Per persone come James “Sleaze” Morgan, salvato ben 20 volte da un’overdose grazie al naloxone, il farmaco rappresenta una seconda possibilità di vita. Sleaze racconta di aver rianimato un cliente in overdose spruzzandogli tre dosi di naloxone nel naso. “È come un riflesso ormai”, afferma Sleaze. Tuttavia, il farmaco non è privo di effetti collaterali: chi è salvato dal naloxone viene immediatamente catapultato in uno stato di astinenza dolorosa, alimentando il ciclo di dipendenza. Nonostante il suo ruolo salvifico, il naloxone non affronta le radici della crisi. Scott Sanders, direttore dell’Hope Resource Center di Hilltop, sottolinea come il numero di tossicodipendenti continui a crescere. Solo nell’ultimo anno, le visite al centro sono aumentate del 36%, passando da 13.400 a 18.300. “Il calo delle morti non significa che la crisi sia finita”, avverte Sanders. Nonostante i progressi, infatti, il fentanyl rimane economico e facilmente reperibile. A Columbus, una dose costa appena 10 dollari. Questo rende difficile spezzare il ciclo di dipendenza, specialmente nelle comunità più colpite. L’Ohio ha visto calare i decessi, ma rimane uno degli Stati più colpiti dalla crisi, con 2.676 morti per overdose solo nell’ultimo anno. In quartieri come Hilltop, la dipendenza da fentanyl è ormai radicata. Le storie personali, come quella di Sleaze, evidenziano le sfide di chi vive intrappolato nella dipendenza. Sleaze, 40 anni, ha conosciuto il naloxone per la prima volta nel 2022, quando la sua ragazza lo salvò da un’overdose. Da allora, la sua lotta contro la dipendenza è stata segnata da numerosi arresti e rianimazioni, ma la via d’uscita sembra ancora lontana.
Un altro fattore che contribuisce alla diminuzione delle vittime è la comparsa di tranquillanti veterinari, come la xilazina e la medetomidina, mescolati al fentanyl. Questi farmaci, pur causando effetti collaterali devastanti come ferite necrotiche, sembrano allungare la durata dell’effetto del fentanyl, riducendo il numero di dosi giornaliere necessarie e, di conseguenza, il rischio di overdose. La xilazina, spesso chiamata ''droga zombie'' per i suoi effetti debilitanti, pone nuove sfide.
Non è un oppioide e, pertanto, non risponde al naloxone. Questo complica ulteriormente le procedure di emergenza, creando confusione tra i soccorritori. La dottoressa Bonnie Milas, anestesista presso l’Università della Pennsylvania, sottolinea che la presenza di xilazina nei mix di strada potrebbe rendere il fentanyl ancora più imprevedibile e letale. Sicuramente, il naloxone è una componente cruciale nella risposta alla crisi, ma le politiche pubbliche devono andare oltre. Gli esperti sottolineano la necessità di combinare l’accesso al farmaco con programmi di prevenzione e riabilitazione. L’Ohio, ad esempio, ha avviato iniziative di distribuzione gratuita di kit di naloxone nei centri sanitari, nelle scuole e persino nei luoghi di lavoro. Tuttavia, le risorse destinate ai programmi di trattamento rimangono insufficienti rispetto alla scala del problema. Un altro aspetto cruciale è l’educazione. Le comunità devono essere informate sui rischi del fentanyl e dei mix con altre droghe, nonché sulle modalità di utilizzo del naloxone.
In parallelo, la DEA ha intensificato gli sforzi per intercettare i flussi di fentanyl provenienti da cartelli messicani, ma il mercato nero continua a prosperare. L’efficacia del naloxone è innegabile, ma la crisi del fentanyl richiede un approccio più integrato. Oltre alla distribuzione del farmaco salvavita, sono necessari maggiori investimenti in programmi di prevenzione, trattamento della dipendenza e misure per interrompere la filiera globale della droga.Gli esperti sottolineano che la riduzione della purezza del fentanyl, rilevata dalla Drug Enforcement Administration (DEA), potrebbe aver contribuito al calo dei decessi. Tuttavia, le discrepanze nei dati tra i diversi laboratori sollevano dubbi sull’effettiva diffusione di droghe meno potenti. La lotta contro il fentanyl è tutt’altro che conclusa. Mentre i numeri attuali offrono una speranza, i costi umani e sociali della crisi rimangono elevati. Il naloxone salva vite ogni giorno, ma il vero antidoto alla crisi sarà affrontare le cause profonde della dipendenza e costruire un sistema di supporto che permetta alle persone come Sleaze di trovare una via d’uscita definitiva.