L'Unione Europea ha cominciato a valutare, in un vertice a Bruxelles, quali possibili misure adottare per affrontare la crisi abitativa che colpisce molti Stati membri, dato il suo aumento medio del 58% nell'ultimo decennio (con l'Italia in fondo alla classifica, con un + 13%).
L'Ue cerca soluzioni al problema della crescita del costo delle case
È la prima volta che i Ventisette discutono di questo tema al più alto livello, e lo fanno su iniziativa del presidente del Consiglio europeo, António Costa, che alla vigilia ha sottolineato l'urgenza di affrontare un problema "che tocca i diritti fondamentali dei cittadini, ha un impatto negativo sulla competitività e mina la fiducia" nelle "istituzioni democratiche".
Una relazione, preparata dal Consiglio europeo e che funge da base per il dibattito, mostra che il costo delle abitazioni nell'UE è cresciuto in media del 58% nell'ultimo decennio, secondo i dati dell'HPI (House Price Index) di Eurostat, che compila i prezzi di acquisto di case e appartamenti nuovi e di seconda mano.
L'aumento maggiore tra gli Stati membri è stato registrato in Ungheria (237%), Portogallo e Lituania (147% in entrambi), mentre in fondo alla classifica si trovano Finlandia (0,4%), Italia e Cipro (entrambi con il 13%) e Francia (26%).
Il documento colloca inoltre Lisbona, Barcellona e Madrid come le città dell'Unione europea in cui la percentuale più alta di abitanti destina i propri proventi all'edilizia abitativa. A Lisbona, i cittadini destinano a questo scopo il 116% del loro stipendio, seguiti da Madrid e Barcellona, entrambi con un rapporto del 74%.
Queste tre grandi città della penisola iberica sono ben al di sopra di città come Lussemburgo e Francoforte (entrambe con il 34%), Helsinki (35%) o Vienna (37%), secondo una classifica non esaustiva di ventidue città europee di riferimento.
In tal caso, i dati raccolti dal Consiglio provengono dall'istituto di ricerca Deutsche Bank e misurano quanto reddito mensile di una famiglia media ha bisogno per pagare l'affitto medio o il mutuo.
Tra le misure sul tavolo c'è che i paesi dell'UE possano fare un uso maggiore dei fondi dell'UE per mitigare la crisi abitativa, nonché che abbiano "più spazio di manovra" per regolamentare in questo settore, secondo quanto detto da Costa alla vigilia.