Economia
Tredicesime a +7,8%: oltre 18,7 miliardi destinati a regali, vacanze e spese per le Feste
Redazione
Sulla base del consueto sondaggio sull’utilizzo della tredicesima condotto da Ipsos su un campione di lavoratori dipendenti e pensionati residenti in Italia, Confesercenti ha rilevato che la crescita dell’occupazione e i rinnovi contrattuali sono stati una notevole spinta propulsiva, tanto che quest’anno saranno oltre 32 milioni i dipendenti e pensionati italiani a ricevere l’attesa mensilità aggiuntiva, per un totale di circa 51,3 miliardi di euro, il 7,8% in più dello scorso anno.
Un’iniezione di liquidità che in parte sarà assorbita da spese fisse, conti in sospeso e risparmio, ma che dovrebbe comunque avere un impatto rilevante anche sui consumi di fine anno. Il 78% di chi la riceve, infatti, prevede di usarne una parte per le spese delle festività, dai regali di Natale alle vacanze, per un totale di oltre 18,7 miliardi di euro: “La tredicesima, quest’anno, è molto attesa anche dal retail fisico e in particolare dalla rete dei negozi di vicinato, dove le vendite di Natale hanno avuto per ora un avvio lento. L’auspicio è che l’arrivo della liquidità aggiuntiva imprima un’accelerazione della spesa nei negozi, che al contrario del web nelle ultime settimane prima del Natale possono offrire ai consumatori il vantaggio dell’assenza di tempi di consegna”, commenta l’Associazione. “Una ripresa più veloce della dinamica della spesa delle famiglie di fine anno è essenziale anche per la crescita: in una fase di debolezza di export e produzione industriale, il contributo dei consumi nell’ultimo trimestre dell’anno è fondamentale anche per raggiungere gli obiettivi di crescita del Pil in un quadro di rallentamento, come recentemente certificato da Istat e Ocse”.
L’attesa per la mensilità aggiuntiva è sempre altissima: solo il 16% di chi la riceve ritiene che non abbia un impatto significativo sulle sue finanze, mentre per il 53 % l’entrata aggiuntiva permette di vivere più serenamente durante l’anno, e per il 31% è indispensabile per coprire spese altrimenti fuori portata: per esempio, una quota importante delle tredicesime sarà destinata ai regali di Natale. Ai consumatori è stato chiesto di indicare fino a tre utilizzi principali delle risorse in arrivo, e il 44% ha segnalato tra questi proprio l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero, mentre un ulteriore 16% progetta di impiegarla anche per le altre spese legate alle festività. Il 18%, invece, la utilizzerà per viaggi e vacanze durante le feste, da soli o con la famiglia. Per queste tre voci, Confesercenti stima che saranno destinati circa 18,7 miliardi di euro di spesa. Il 20% indica tra le spese ‘sbloccate’ dalla tredicesima anche lavori, mobili e accessori per la casa; il 16% l’acquisto di altri beni e/o servizi. Circa il 23% terrà da parte risorse anche per i prossimi saldi invernali, in avvio in tutta Italia il prossimo 4 gennaio.
L’effetto sui consumi è per limitato da finanziamenti e conti in sospeso: il 14% destinerà parte delle risorse al pagamento del mutuo o di altri tipi di finanziamento, il 21% per altri conti in sospeso, dalle bollette ai pagamenti scaduti; l’11% spese legate alla salute.
E anche i timori correlati all’incertezza del nodo congiunturale attuale si fanno sentire: il 20% utilizzerà parte dello stipendio in più per mettere qualcosa sotto il materasso, mentre il 4% per investimenti.