Da quando abbiamo pubblicato il nostro Global Market Outlook (GMO) a dicembre 2023, gli asset rischiosi hanno dimostrato una notevole resilienza nonostante l’aumento dell’incertezza, proseguendo la loro crescita nonostante l’inflazione più persistente del previsto e l’aggravarsi del conflitto in Medio Oriente.
Nel frattempo, i mercati obbligazionari, considerati i potenziali vincitori del 2024, hanno faticato poiché l’inflazione è rimasta persistente, alimentando preoccupazioni per tassi di interesse più alti e prolungati. Continuiamo a credere che per gli investitori l’obbligazionario rappresenti una classe di attivo favorevole, visti gli attuali livelli di rendimento, il rallentamento della crescita e la costante disinflazione, mentre rimaniamo cauti sugli asset rischiosi privilegiando i titoli di qualità nei mercati azionari.
Continuiamo a ritenere che i Mercati Emergenti rimarranno vulnerabili, alla luce dello scenario globale, ma riteniamo che ci siano opportunità nel debito e in alcuni comparti azionari.
Il nostro outlook prevedeva che il 2024 sarebbe stato un anno di “posizionamento strategico”, durante il quale gli investitori avrebbero dovuto analizzare i numerosi fattori del contesto macroeconomico per valutare la loro convergenza. Il quadro non è cambiato. Riteniamo infatti che molti fattori siano ancora in fase di evoluzione e che gli investitori debbano concentrarsi sul corretto dimensionamento delle loro posizioni e su un’adeguata implementazione del portafoglio. Sottolineiamo in particolare la necessità di mantenere la flessibilità per intervenire nel momento in cui emergeranno segnali più chiari.
Outlook macroeconomico: individuare un terreno stabile per un atterraggio morbido
Le recenti notizie sono state dominate dall’incertezza sul percorso futuro delle decisioni della Federal Reserve statunitense in materia di tassi. Il nostro orientamento non è cambiato dall’inizio dell’anno. Riteniamo che la disinflazione negli Stati Uniti proseguirà e che l’attività economica sarà più debole rispetto all’anno scorso. Il nostro scenario base resta quello di un atterraggio morbido e prevediamo che la Fed potrà iniziare a ridurre i tassi già a partire da quest’estate. Negli altri paesi prevediamo che la Banca del Canada effettuerà una prima riduzione a luglio e la Banca d’Inghilterra (BoE) ad agosto. In Giappone prevediamo un rialzo di 15 punti base che porterà il tasso allo 0,25% nella seconda parte dell’anno.
Outlook geopolitico: i rischi stanno raggiungendo l’apice
Il 2024 continuerà ad essere un anno turbolento sul fronte geopolitico. Le elezioni statunitensi comportano impliciti rischi politici in grado di influenzare direttamente il mercato dei capitali più grande al mondo e indirettamente la maggior parte degli asset pubblici globali. Le elezioni di quest’anno si svolgono in un contesto di profonde divisioni dell’ordine globale, con diversi conflitti armati, difficoltà fiscali e protezionismo. La crescente tendenza alla frammentazione globale rafforza ulteriormente la situazione di incertezza, pertanto è necessario che gli investitori si preparino a una certa volatilità, fino a quando non torneranno periodi di maggiore calma. I disordini geopolitici continueranno probabilmente ad avere un impatto sul comparto delle materie prime, rendendo ancora più incerto il rischio di rialzo e ribasso dell’inflazione.
Outlook sui mercati obbligazionari: fase di transizione
Sebbene alcuni elementi dei mercati obbligazionari siano cambiati dall’inizio dell’anno, la situazione è rimasta per gran parte invariata. Nel complesso, le obbligazioni mantengono un ruolo di rilievo grazie ai rendimenti molto elevati, a un’inflazione in lenta diminuzione e a un’economia solida anche se in rallentamento, che ha convinto la Fed a moderare la prossima variazione dei tassi. Al di fuori degli Stati Uniti, fatta eccezione per il Giappone, si sta delineando un quadro simile, in grado di creare diverse opportunità per gli investitori globali del comparto obbligazionario. Per cogliere al meglio questa opportunità, continuiamo a privilegiare il prolungamento della duration con particolare attenzione agli strumenti di qualità superiore come i Treasury, alcune società selezionate e il credito al consumo.
Outlook azionario: possibilità di un’ulteriore crescita
Alla luce delle nostre previsioni macroeconomiche e dello scenario attuale degli utili, quali sono le nostre previsioni sul mercato azionario per il resto dell’anno?
Abbiamo iniziato l’anno con una previsione di crescita moderata per il comparto azionario, ma i mercati hanno mantenuto uno slancio incredibile. Grazie alla solidità dei dati economici e degli utili, negli Stati Uniti, in Europa e soprattutto in Giappone, sono stati raggiunti i massimi storici. Tuttavia, riteniamo che la moderazione rimanga opportuna. La continua flessione del premio di rischio azionario, le valutazioni elevate (soprattutto negli Stati Uniti) e le aspettative mutevoli sui tassi d’interesse potrebbero alla fine raffreddare gli entusiasmi. La forza del dollaro USA non mostra segni di cedimento, per questo motivo rimaniamo cauti nei confronti dei mercati emergenti.
Per il resto dell’anno, notiamo diversi fattori che potranno guidare la performance azionaria nelle diverse regioni, a dimostrazione del fatto che è opportuno valutare le opportunità tenendo in considerazione le diverse aree geografiche.