Il governo spagnolo avrà difficoltà a rispettare gli impegni fiscali assunti con la Commissione europea a partire dal 2027. È quanto afferma l'Autorità indipendente per la responsabilità fiscale (AIReF) nel primo documento che analizza la relazione annuale sullo stato di avanzamento del piano strutturale e di bilancio a medio termine (che sostituisce l'aggiornamento del programma di stabilità).
Spagna: l'autorità fiscale gela l'ottimismo del governo sul rispetto dei parametri europei
D'altro canto, l'AIReF sta anche rivedendo al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2025 e il 2026 a causa dell'incertezza e stima che il PIL aumenterà del 2,3% quest'anno e dell'1,7% nel 2026, il che implica una riduzione di due e tre decimi di punto percentuale.
Secondo i calcoli di AIReF, il rispetto della regola di spesa nazionale consentirebbe di rispettare i tassi di spesa previsti dalla regola europea nel 2025 e nel 2026, ma non nel 2027. Pertanto, saranno necessarie misure per il 2027 e il 2028. Nello specifico, spiega l'organizzazione, la crescita della spesa primaria al netto delle misure di entrata sarà del 4,1% tra il 2025 e il 2028, rispetto al 3,4% previsto dal piano fiscale. Ciò significa che il margine generato lo scorso anno ci consente di non intervenire per altri due anni. L'Esecutivo dovrà apportare modifiche alle entrate e alle spese per raggiungere l'obiettivo entro due anni.
Tuttavia, quest'anno l'agenzia e il governo prevedono una crescita della spesa netta annuale superiore all'impegno ECOFIN, seppur entro la soglia (0,3% del PIL) e nel rispetto del limite. L'AIReF prevede uno scostamento di spesa maggiore di quello del Governo, che si colloca proprio al limite di questa soglia.
Come ha spiegato la presidente dell'organizzazione, Cristina Herrero, durante la presentazione dei dati, "il clima generale di incertezza commerciale e tariffaria" ha portato a una revisione al ribasso della crescita per il 2025 e il 2026. Nello specifico, AIReF prevede una crescita del PIL del 2,3% nel 2025 e dell'1,7% a causa del peggioramento delle aspettative per l'economia globale. L'AIReF ha inoltre dichiarato di non condividere la posizione del governo secondo cui la domanda interna sarà in grado di compensare il rallentamento.
Nel medio termine, si prevede un progressivo rallentamento dell'economia, raggiungendo una crescita dell'1,5% entro il 2029.
D'altro canto, le previsioni di bilancio dell'agenzia restano invariate. Il deficit interrompe la sua tendenza al ribasso nel 2026, ma rimane al di sotto del 3% del PIL fino al 2029.