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Il capo del ramo Business di Sogei arrestato per corruzione, indagato l'emissario di Musk
Redazione
Un dirigente della Sogei, Paolino Iorio, e un imprenditore di una società informatica, sono stati arrestati oggi, dalla Guardia di Finanza, nell'ambito di una indagine condotta dalla Procura della Capitale, in particolare dai pm che si occupano di reati contro la pubblica amministrazione.
Con Iorio, che nei mesi scorsi era stato promosso a capo del ramo Business di Sogei, è stato arrestato Simone Rossi, della Italware e Itd solution, poco dopo che quest'ultimo, secondo le Fiamme Gialle, aveva consegnato al prima quindicimila euro in contanti che, per gli inquirenti, sarebbe stata una tangente per favorire l'Italware che concorreva al bando per l'aggiudicazione di un appalto.
Il capo del ramo Business di Sogei arrestato per corruzione, indagato l'emissario di Musk
La Guardia di Finanza, su mandato della Procura, ha anche proceduto alla perquisizione delle sedi delle società che figurano nelle indagini, sequestrando dei documenti. Al momento non si ha notizia del sequestro anche di dispositivi elettronici personali. Insieme agli arrestati, nell'indagine figurano anche altre persone, tra le quali spicca il nome del manager Andrea Stroppa, considerato ''l'uomo di Elon Musk in Italia''.
Come si evince dall'informativa della Guardia di finanza, un militare della Marina (anch'esso indagato) ''nell'apprendere del progetto volto all'acquisizione da parte del governo italiano del sistema satellitare realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte, di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del gruppo, Andrea Stroppa".
Il sistema satellitare sarebbe Starlink, che fa capo alla galassia di Elon Musk.
Nell'atto della procura si può, ancora, legge che ''nel corso delle conversazioni emerge che, da un lato l'ufficiale di Marina programma con un altro indagato l'inserimento di Olidata Spa nell'affare e, dall'altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa e attraverso lo stesso ufficiale di Marina e di un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l'amministrazione italiana, grazie all'intervento illecito del pubblico ufficiale''.
Il decreto di perquisizione è stato eseguito per 32 soggetti, tra persona fisiche e società, per le ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti. Le contestazioni riguardano procedure relative ad appalti - legati al settore dell'informatica e, più in generale, delle telecomunicazioni, banditi da Sogei Spa (società partecipata al 100% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze), dai ministero dell'Interno e della Difesa e dallo Stato maggiore della Difesa.
Come reso noto dagli inquirenti, destinatari di provvedimenti di perquisizioni figurano ci sono anche le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa.
Da parte sua, Sogei ha espresso ''piena fiducia nella magistratura, a cui sta prestando totale supporto, e si dichiara indiscutibilmente estranea ai fatti. Ove i fatti contestati fossero acclarati in maniera definitiva l'azienda si dichiarerà parte lesa e si tutelerà nelle sedi competenti''.