Per quasi tutto il mondo era stato, almeno per qualche ora, il simbolo della resistenza al regime dispotico di Bashar al-Assad, l'uomo che la telecamera della CNN aveva ripreso, terrorizzato, in una cella, come quella in cui per anni sono stati reclusi i dissidenti e che spesso era l'anticamente per la stanza del boia.
Ma quell'uomo non era un ''prigioniero liberato'', ma il suo esatto contraltare, un ufficiale della spietata struttura di intelligence del regime.
Siria, la CNN ammette: l'uomo presentato come in prigioniero di Assad era un ufficiale del regime
Dopo che, non appena messo in rete il servizio, qualcuno aveva mostrato delle perplessità sulla reale identità dell'uomo, ora la CNN ha ammesso che l'uomo trovato dalla troupe della corrispondente speciale del canale americano Clarissa Ward, in una prigione di Damasco, e che aveva detto di chiamarsi Adel Ghurbal, originario di Homs, aveva una identità diversa e ''peggiore''.
L'autenticità del servizio televisivo e l'enfasi con cui era stata presentata la vicenda sono stati subito messi in dubbio dai giornalisti locali. Il sito Verify-Sy , media siriano membro della rete internazionale di fact-checking IFCN, già il 15 dicembre ha affermato che l'uomo nel video è stato identificato come "Salama", conosciuto anche come Abu Hamza, e che era un ''primo tenente dei servizi segreti dell'aeronautica siriana, noto per le sue attività a Homs”.
Clarissa Ward, il giorno dopo, ha confermato il suo errore in un post su X, cui ha fatto seguito un servizio in cui si diceva che l'uomo si chiama Salama Mohammed Salama. Identificazione resa possibile, oltre che da alcune testimonianze, confrontando le immagini del servizio con una fotografia dell'uomo vestito da soldato del regime.
"Non si sa come e perché Salama sia finito nella prigione di Damasco, e la CNN non è stata in grado di ristabilire i contatti con lui", ha ammesso oggi il canale all news.
La CNN ha inizialmente trovato l'uomo mentre seguiva le tracce del giornalista statunitense scomparso Austin Tice. In un video reportage, Clarissa Ward e il suo team, accompagnati da una guardia ribelle, si sono imbattuti in una cella in una prigione di Damasco che era chiusa a chiave dall'esterno. La guardia ha fatto saltare la serratura con un colpo di pistola e l'uomo è stato trovato solo all'interno della cella, sotto una coperta.
Quando è emerso all'aria aperta, l'uomo sembrava sconcertato. Interrogato dal combattente ribelle che lo aveva liberato, l'uomo si è identificato come Adel Ghurbal, della città di Homs, nella Siria centrale.
Ha affermato di essere stato tenuto in cella per tre mesi, aggiungendo che era la terza prigione in cui veniva rinchiuso. L'uomo ha anche detto di non essere a conoscenza della caduta del regime di Assad, spiegando che era stato recluso in una prigione gestita dai servizi segreti dell'aeronautica militare siriana.
Un residente del quartiere Bayada di Homs ha dato alla CNN una fotografia che parrebbe ritrarre l'uomo mentre era in servizio, in quello che sembra essere un ufficio governativo. Il software di riconoscimento facciale ha fornito una corrispondenza di oltre il 99 percento con l'uomo che la CNN ha incontrato nella cella della prigione di Damasco. La fotografia lo mostra seduto a una scrivania, apparentemente in abiti militari.
Diversi residenti di Homs hanno affermato che l'uomo era noto in città per avere gestito i posti di blocco dell'Air Force Intelligence Directorate in città e per avere una reputazione di estorsione e molestie.
Anche se non è chiaro come sia finito nella prigione di Damasco, Verify-Sy ha affermato che l'uomo era stato incarcerato per meno di un mese a causa di una disputa sulla "condivisione degli utili da fondi estorti con un ufficiale di grado superiore".
Dopo la ''liberazione'' Salama era stato consegnato dai alla Mezzaluna Rossa siriana che ha detto di averlo portato a casa di parenti, a Damasco. Da lì Salama ha fatto perdere le sue tracce.