Il Regno Unito sta vivendo oggi una giornata di paura e sdegno dopo che un uomo, armato probabilmente di coltelli, ha attaccato una sinagoga di Manchester, uccidendo due persone prima di essere abbattuto dalla polizia.
Regno Unito sotto shock: attacco alla sinagoga di Manchester; tre morti, tra cui l'attentatore
Altre persone sono rimaste feriti nell'attacco che è stato sferrato mentre nella sinagoga di Heaton Park c'era un "gran numero di persone", ha riferito la polizia, che stava pregando per lo Yom Kippur, il giorno più sacro del calendario ebraico.
Stando ad alcuni testimoni, la polizia, avvertita da un passante di quanto stava accadendo, è accorsa mentre ancora l'attacco era in corso e, dopo avere intercettato, l'assalitore, gli ha intimato di fermarsi e gettare le armi da taglio che brandiva. La polizia ha dato al sospetto "un paio di avvertimenti'', che lui, ha riferito uno dei presenti, ''non ha ascoltato''. Da qui la reazione degli agenti che hanno aperto il fuoco, uccidendolo.
Mentre le indagini sono ancora nella fase iniziale, il primo ministro, Sir Keir Starmer, che era in visita in Danimarca e che ha sospeso il suo viaggio rientrando nel Regno Unito, ha detto che è scattato un dispositivo di polizia per mettere in sicurezza tutte le sinagoghe del Paese. ''Faremo di tutto per mantenere la nostra comunità ebraica al sicuro'', ha aggiunto.
Gli stessi reali britannici hanno espresso il loro cordoglio per l'accaduto. Il re Carlo e la regina Camilla si sono detti "profondamente scioccati e rattristati" nell'apprendere dell'attacco a Manchester, ''soprattutto in un giorno così significativo per la comunità ebraica".
"I nostri pensieri e le nostre preghiere - hanno detto i Reali - sono con tutte le persone colpite da questo terribile incidente e apprezziamo molto le rapide azioni dei servizi di emergenza".
Il primo ministro Starmer, in una dichiarazione ufficiale, ha detto che ''il fatto che questo sia avvenuto a Yom Kippur, il giorno più sacro del calendario ebraico, lo rende ancora più orribile. I miei pensieri sono con i cari di tutte le persone colpite e i miei ringraziamenti vanno ai servizi di emergenza e a tutti i primi soccorritori".
Alla notizia dell'attacco e del suo obiettivo, la polizia ha attivato l'operazione ''Platone'' un dispositivo che vede nei casi di pericolo, reale o potenziale, il dispiegamento di tutti i servizi di emergenza a incidenti su larga scala, per fronteggiare anche "attacchi terroristici''.
La polizia ha rilasciato una dichiarazione volta a rassicurare la comunità ebraica della Greater Manchester, esortando le persone a non condividere immagini o video sui social media.
''Sappiamo - ha detto un portavoce della metropoli del nord del Regno Unito - che l'orribile attacco di oggi, nel giorno più sacro della comunità ebraica, avrà causato shock e paura significativi in tutte le nostre comunità. Siamo grati al pubblico la cui rapida reazione a ciò a cui ha assistito ha permesso la nostra rapida azione, e di conseguenza all'autore del reato è stato impedito di entrare nella sinagoga. Rimaniamo in contatto diretto con tutte le sinagoghe della Greater Manchester per fornire rassicurazioni e questo continuerà per tutto il tempo necessario. Continueremo a fornire aggiornamenti come possiamo, ma chiederei a chiunque creda di avere una persona cara coinvolta nell'incidente di oggi, di utilizzare le informazioni del Casualty Bureau in prima istanza. Chiediamo inoltre a chiunque possa avere immagini o filmati relativi all'incidente di oggi, di astenersi dal farli circolare sui social media''.
Una condanna dell'accaduto è arrivata dall'ambasciata di Israele nel Regno Unito: ''Che un tale atto di violenza sia perpetrato nel giorno più sacro del calendario ebraico, in un luogo di preghiera e di comunità - ha scritto l'ambasciata -, è ripugnante e profondamente angosciante''. L'ambasciata ha quindi ringraziato la polizia di Manchester, dicendo che ''la sicurezza e l'incolumità delle comunità ebraiche nel Regno Unito devono essere garantite''.