Caos in vista per viaggiatori, pendolari e aziende: si apre un mese ad alta tensione nel sistema dei trasporti italiani. Il 13 e il 20 giugno le giornate più critiche.
Giugno rovente per i trasporti: raffica di scioperi tra treni, aerei e logistica. A rischio mobilità e prime ferie estive
Giugno si apre all’insegna della protesta e si preannuncia come un mese infuocato per chi si muove lungo la rete dei trasporti italiani. Tra agitazioni locali, blocchi settoriali e un grande sciopero generale, nessun comparto sarà risparmiato: dalle ferrovie agli aerei, dal trasporto pubblico urbano alla logistica merci, la mobilità sarà messa alla prova, con conseguenze dirette su lavoratori, turisti e imprese.
Il primo segnale è già arrivato oggi, 3 giugno, con uno sciopero di 23 ore proclamato da Cobas e dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura Rfi. I tecnici degli impianti di manutenzione incrociano le braccia, e l’interruzione potrebbe compromettere la regolarità della rete ferroviaria, con ritardi e disagi sulla circolazione nazionale.
Il giorno successivo, 4 giugno, inizierà lo sciopero di 24 ore del personale GTS Rail, società di riferimento per il trasporto ferroviario merci, con il sostegno delle sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl e Fast-Confsal. L’agitazione, che si protrarrà fino alle 16 del 5 giugno, potrebbe avere un impatto serio sulla catena logistica e sul trasporto di beni in tutta la penisola.
Una nuova fermata nel settore merci è prevista anche per il 9 giugno, dalle 16 alle 23.59, e coinvolgerà i lavoratori di Captrain Italia, altro player strategico nella logistica ferroviaria. Un rallentamento che potrebbe pesare anche sui settori manifatturiero e agroalimentare, che dipendono fortemente dai flussi ferroviari per la distribuzione delle merci.
Ma è il comparto aereo a fare temere il caos: venerdì 13 giugno, primo fine settimana dell’esodo estivo, Cub Trasporti ha indetto uno sciopero nazionale di 4 ore, dalle 13 alle 17. A rischio sono voli nazionali e internazionali, con possibili ritardi, cancellazioni e riprogrammazioni che colpiranno in pieno viaggiatori diretti in vacanza e lavoratori in trasferta.
Il culmine della mobilitazione è fissato per giovedì 20 giugno, con uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private, proclamato da USB, CUB e SGB. Le rivendicazioni sono ampie e articolate: rinnovo dei contratti, salari più dignitosi, difesa del welfare pubblico e una posizione politica contro il conflitto in Medio Oriente. È già in programma una manifestazione nazionale a Roma il 21 giugno, con forti ripercussioni anche sulla viabilità urbana e i servizi pubblici locali.
A complicare ulteriormente il quadro, numerosi stop locali interesseranno il trasporto pubblico urbano ed extraurbano:
• 1 giugno a Genova
• 3 giugno in Sardegna
• 6 giugno a Bolzano
• 15 giugno a Napoli
Queste agitazioni renderanno ancora più difficoltosa la mobilità regionale, con disagi per pendolari, studenti, lavoratori e famiglie in viaggio.
Oltre ai disagi personali, le ricadute economiche si annunciano rilevanti. Le imprese logistiche e manifatturiere, già provate dall’instabilità globale e dalla pressione sui costi, potrebbero subire ritardi nelle forniture e contraccolpi organizzativi. Anche il turismo, in rampa di lancio con l’inizio della stagione estiva, rischia di dover fare i conti con una mobilità nazionale compromessa.
Per chi viaggia, l’indicazione è chiara: monitorare costantemente i siti ufficiali di compagnie ferroviarie e aeree, verificare lo stato di treni e voli, valutare opzioni alternative di trasporto e, se possibile, pianificare con largo anticipo ogni spostamento.