In un mondo in cui i riflettori sono spesso puntati sul risultato, sul record, sull’impresa tecnica, il Premio Internazionale Fair Play Menarini si conferma ogni anno un tributo a ciò che davvero rende lo sport uno strumento educativo e culturale: l’integrità. E per l’edizione 2025, a brillare sono soprattutto le nuove generazioni.
Mercoledì 11 giugno, al Salone d’Onore del CONI a Roma, si terrà la conferenza stampa ufficiale che svelerà i grandi protagonisti dell’edizione numero 29 del prestigioso riconoscimento. Oltre ai big internazionali dello sport – presenti alle cerimonie di premiazione del 2 e 3 luglio a Firenze e Fiesole – riflettori puntati anche sui vincitori del Premio Fair Play Menarini “Giovani”, consegnato alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò.
Tra i premiati, tre storie emblematiche che hanno emozionato l’Italia sportiva e non solo.
Nicola Nardo, giovanissimo portiere del Ponte San Nicolò (Padova), è intervenuto durante una partita di campionato Allievi per zittire gli spalti, agitati da urla e insulti tra genitori-tifosi. Un gesto di forte responsabilità e coraggio: ha interrotto il gioco per richiamare tutti al rispetto, minacciando di abbandonare il campo con la squadra. L’etica prima del risultato.
Michele Vivalda, promessa dello Sci Club Sestriere, durante il trofeo “Pinocchio sugli Sci” ha registrato il miglior tempo nello slalom. Ma, con onestà disarmante, ha subito confessato un errore non notato dai giudici: una porta saltata. Un’autodenuncia che gli è costata la squalifica, ma che lo consacra come autentico campione di lealtà.
Alessandro Bugli, calciatore della Sales Firenze, ha compiuto un gesto che sfida le logiche del risultato. Sul punteggio di svantaggio, gli viene assegnato un rigore dubbio: sceglie di calciarlo fuori. Un gesto semplice ma potente, che ha disinnescato le polemiche e reso chiaro a tutti che il rispetto vale più di un pareggio.
“Questi ragazzi dimostrano che la correttezza, la lealtà e il rispetto delle regole sono principi universali e sempre validi, ad ogni livello e in ogni disciplina - affermano Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini - Nei loro gesti possiamo ritrovare la stessa nobiltà d’animo delle leggende dello sport che premiamo ogni anno”.
L’iniziativa, realizzata in partnership con Sky TG24, proseguirà il 26 giugno con un appuntamento dedicato alla formazione: a Firenze, il Premio speciale “Fiamme Gialle – Studio e Sport” darà spazio a chi riesce a conciliare impegno scolastico ed eccellenza sportiva.
Il gran finale, previsto per il 2 e 3 luglio tra Firenze e Fiesole, celebrerà atleti, dirigenti e protagonisti che nel corso delle loro carriere hanno fatto del fair play un valore guida, un faro anche nei momenti più difficili.
Etica, rispetto, coraggio. Il Fair Play Menarini dimostra che lo sport può ancora insegnare, un gesto alla volta. E che la vittoria più grande è quella che lascia un segno negli altri.
Nella foto: i vincitori del Premio Fair Play Menarini “Giovani”