Una malattia lunga e inesorabile ha privato il mondo accademico della professoressa Rosalia Cavalieri, Ordinaria di Filosofia e Teoria dei linguaggi presso il Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e studi culturali (già Facoltà di Scienze della Formazione) dell’Università di Messina.
Lo studio della "lingua dei segni" ha perso la sua voce, morta la professoressa Rosalia Cavalieri
Dopo la laurea e il dottorato di ricerca in filosofia del linguaggio, Cavalieri - che avrebbe compiuto sessant'anni tra pochi giorni - aveva completato i propri studi in Francia, indirizzando le sue ricerche sulle teorie sull’afasia nell’opera di Henry Bergson, di cui fu profonda lettrice e originale interprete.
La professoressa Cavalieri viveva per la ricerca ed era “curiosa, instancabile e leale” (come l’ha definita nell’orazione funebre il suo maestro, Antonino Pennisi). Il suo contributo scientifico è stato di massima originalità soprattutto in due ambiti: la semiotica delle lingue segnate dei sordi, e, più di recente, la teoria e la storia della percezione sensoriale.
Da una parte ha, dunque, immaginato e creato un insegnamento sperimentale di “Teorie delle lingue dei segni”, il primo in Italia, dedicandosi alla didattica per i giovani segnanti, molti dei quali ha portato a conseguire la laurea. Il suo manuale “Il linguaggio, i sordi e le lingue dei segni”, edito nel 2022 da Le Monnier Università, rappresenta una pietra miliare negli studi sulle implicazioni linguistiche, cognitive e sociali dell’essere sordi e – anche per l’originalità di essere corredato da un ricchissimo apparato iconografico e da rappresentazioni video di segni e frasi in lingua dei segni da parte di interpreti specializzati – l’ha resa notissima nelle comunità sorde del Paese.
Dall’altra, ha imposto all’interesse nazionale la riflessione sulla sensorialità del gusto e dell’olfatto e ha diffuso la cultura della gastronomia consapevole, ricevendo anche importanti premi del settore. Su questi temi ha pubblicato con le maggiori case editrici nazionali testi diventati veri e propri punti di riferimento per gli addetti ai lavori, come “Il naso intelligente” e “Gusto, l’intelligenza del palato” per Laterza e “E l’uomo inventò i sapori”, “La passione del gusto” e “Gastronomia consapevole, istruzioni per l’uso” per Il Mulino. E, sempre in quest’ambito, è stata per anni protagonista di seguitissime conferenze in eventi specialistici, come Olio Officina Festival, il cui organizzatore – il giornalista oleologo Luigi Caricato - le ha dedicato l’edizione di quest’anno.
“La sua profonda dedizione al lavoro, un grande cuore e un’apertura mentale che ha seminato saggezza, lealtà verso gli studenti e i colleghi, e una straordinaria forza d’animo, dimostrata anche durante la sua lunga malattia, lasciano un segno vibrante nel cuore di chi ha potuto conoscerla e ascoltarla”. Con queste parole l’ha ricordata Giovanna Spatari, rettrice dell’Università di Messina.