Soggetti economici riconducibili a Stati stranieri potranno detenere fino al 15 % del capitale di quotidiani e riviste britanniche. La scelta del governo arriva dopo che lo scorso anno RedBird IMI, riconducibile alla famiglia regnante degli Emirati Arabi, aveva avanzato una offerta di acquisizione del Telegraph e dello Spectator.
Regno Unito: altri Stati potranno possedere il 15% di quotidiani e riviste
Il governo conservatore, all'epoca al potere, aveva vietato la proprietà di giornali britannici da parte di Stati stranieri, dopo che molti parlamentari avevano protestato. Ora, in base a una modifica legislativa, gli investitori statali, tra cui fondi sovrani, fondi pensione pubblici o sistemi di previdenza sociale, potranno acquisire partecipazioni nei giornali del Regno Unito.
La Segretaria alla Cultura, Lisa Nandy, ha affermato che i cambiamenti proteggeranno la "pluralità dei media" aiutando nel contempo gli editori a corto di denaro a "raccogliere finanziamenti vitali".
Dopo una consultazione sul divieto, il partito laburista ha affermato che molti gruppi di giornali ritenevano che un divieto assoluto fosse troppo restrittivo per garantire i finanziamenti.
I ministri hanno fissato la soglia per le acquisizioni stranieri al 15% delle azioni o dei diritti di voto in un quotidiano o in una rivista di informazione, poiché rappresentava "l'approccio più efficace, semplice e proporzionato".
Il divieto è stato introdotto dopo che la Lloyds Bank ha sequestrato il Telegraph e la rivista gemella Spectator alla famiglia Barclay nel giugno 2023, allo scopo di recuperare un miliardo di sterline di debiti dai suoi precedenti proprietari.
Lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, noto nel Regno Unito per essere proprietario della squadra di calcio del Manchester City, ha investito il suo considerevole potere finanziario in un'offerta da 600 milioni di sterline da parte della società statunitense RedBird per acquisire il titolo.
Ma il panico per il controllo straniero di due importanti quotidiani del Regno Unito ha spinto il Parlamento a promulgare il Digital Markets, Competition and Consumers Act 2024, che impedisce agli stati stranieri di acquisire proprietà, controllo o influenza sui quotidiani e sulle riviste di informazione del Regno Unito.
Lo scorso anno, lo Spectator è stato venduto per 100 milioni di sterline a Sir Paul Marshall, il miliardario proprietario di fondi speculativi, che ha nominato come suo direttore Lord Gove, ex ministro.
In una dichiarazione, Lisa Nandy ha affermato: "La stampa libera e indipendente della Gran Bretagna è una risorsa nazionale senza pari ed è giusto che siano adottate misure rigorose per consentire il controllo delle acquisizioni nel Regno Unito che potrebbero andare contro l'interesse pubblico. Stiamo sostenendo pienamente l'esigenza di proteggere i nostri media dal controllo degli stati stranieri, riconoscendo al contempo che le organizzazioni giornalistiche devono essere in grado di reperire finanziamenti essenziali. Stiamo adottando un approccio proporzionato ed equilibrato per stabilire una soglia per gli investimenti a basso rischio, che eliminerà un potenziale effetto frenante sulla sostenibilità della stampa."