Nel 2024 i prezzi delle case aumentano del 3,2%, con una crescita più marcata per le abitazioni nuove (+7,9%) rispetto a quelle esistenti (+2,2%). Secondo l'Istituto nazionale di statistica l'ultimo trimestre dell'anno registra un'accelerazione del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 e dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. L'aumento più rilevante riguarda le case di nuova costruzione (+9,4%) rispetto al +3,4% delle abitazioni esistenti.
Prezzi delle case 2024, Istat: crescita del mercato e differenze regionali
Nel contesto di crescita dei volumi di compravendita, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate rileva un incremento tendenziale del 7,6% nel quarto trimestre 2024, dopo il +2,7% del trimestre precedente.
I prezzi delle abitazioni nelle grandi città registrano tassi di crescita positivi nell'ultimo trimestre dell'anno: a Milano +3,8% (in rallentamento rispetto al +7,0% del trimestre precedente), a Roma +3,5% (dal +4,4% del trimestre precedente), a Torino +2,5%, in ripresa dopo il -2,3% del terzo trimestre.
A livello regionale, si evidenziano dinamiche differenti: il Nord-Est registra l’incremento più significativo (+4,1%), con il Trentino-Alto Adige in testa (+5,2%), grazie a una forte domanda di seconde case nelle località turistiche. Il Nord-Ovest segue con un aumento del 3,5%, sostenuto dalle performance di Milano e delle principali città lombarde.
Il Centro cresce del 3,0%, trainato dal mercato di Roma e Firenze, mentre il Sud e le Isole mostrano incrementi più moderati (+2,6% e +2,3% rispettivamente), con alcune eccezioni come la Puglia (+3,1%) e la Sardegna (+2,9%), dove la domanda internazionale ha giocato un ruolo chiave.
Dal 2010, primo anno della serie storica dell’IPAB, i prezzi delle abitazioni mostrano un calo del 5,4% nel 2024, risultato della riduzione dei prezzi delle abitazioni esistenti (-15,0%) a fronte dell'aumento di quelli delle nuove costruzioni (+30,1%). Tuttavia, questa tendenza non è uniforme: nel Nord, il mercato ha recuperato più rapidamente, mentre nel Sud il calo dei valori immobiliari resta più marcato rispetto alla media nazionale.