Il gruppo petrolifero saudita Aramco (controllato dalla famiglia reale) ha annunciato di avere firmato 34 accordi preliminari con importanti aziende statunitensi, per un valore potenziale fino a 90 miliardi di dollari. L'annuncio è arrivato a distanza di poche ore da quello con cui Riad ha promesso 600 miliardi di dollari in investimenti statunitensi.
Petrolio: Aramco annuncia accordi con aziende Usa per 90 miliardi di dollari
Comunque, la maggior parte degli accordi annunciati dal colosso petrolifero statale erano memorandum d’intesa privi di valore aggiunto, con alcuni (come quello per l’acquisto di 1,2 milioni di tonnellate di GNL all’anno per un periodo di 20 anni da NextDecade) già noti.
Gli accordi sottolineano gli sforzi dell’Arabia Saudita volti a rafforzare le sue partnership nel settore energetico e ad attrarre investimenti stranieri, nel tentativo di bilanciare il predominio del petrolio con una più ampia crescita industriale e tecnologica nell’ambito della Vision 2030.
''Gli Stati Uniti sono davvero un buon posto in cui investire'', ha affermato martedì il CEO di Aramco, Amin Nasser, durante l’US-Saudi Investment Forum a Riyadh.
Aramco è la spina dorsale economica dell’Arabia Saudita: genera la maggior parte delle entrate del regno attraverso le esportazioni di petrolio e finanzia l’ambizioso programma di diversificazione Vision 2030.
Quest’anno le sue azioni sono scese di quasi il 9%.
La società ha affermato che gli accordi, stipulati tramite le sue società del gruppo Aramco, mirano a consolidare i legami di lunga data con le aziende statunitensi, aumentare il valore per gli azionisti ed espandere la collaborazione nel settore energetico e in altri settori strategici.
Aramco ha inoltre firmato un protocollo d’intesa con ExxonMobil per valutare un significativo ammodernamento della sua raffineria SAMREF, con l’intenzione di espanderla in un complesso petrolchimico integrato.
Ha inoltre siglato un accordo non vincolante con Amazon Web Services per collaborare alla trasformazione digitale e a iniziative a basse emissioni di carbonio, mentre un protocollo d’intesa con Qualcomm si concentra sulla collaborazione per il potenziamento delle reti industriali e delle capacità di intelligenza artificiale.