Medio Oriente, l'Onu accusa ancora Israele: gli aiuti arrivati non sono stati distribuiti, con le Nazioni Unite che dicono che gli operatori, presenti a Gaza, Medio Oriente, l'Onu accusa ancora Israele: gli aiuti arrivati non sono stati distribuiti, negli ultimi due giorni, su decine di camion. Funzionari israeliani hanno dichiarato che ieri sono entrati a Gaza 93 camion carichi di aiuti, tra cui farina, alimenti per bambini, attrezzature mediche e farmaci.
Medio Oriente, l'Onu accusa ancora Israele: gli aiuti arrivati non sono stati distribuiti
Ma l'ONU ha affermato che, nonostante i camion abbiano raggiunto il lato palestinese del valico di Kerem Shalom, finora non è stato distribuito alcun aiuto. Israele ha accettato domenica di consentire l'ingresso di una "quantità minima di cibo" a Gaza, dove per gli esperti c'è il rischio di una carestia.
Intanto la pressione internazionale su Israele continua a crescere: il Regno Unito ha sospeso i colloqui commerciali a causa di quella che ha descritto come l'escalation militare "moralmente ingiustificabile" di Israele a Gaza, mentre nelle prossime ore potrebbe arrivare una presa di posizione dell'Unione Europea.
Ma le critiche internazionali non sembrano preoccupare più di tanto Israele. Il portavoce del ministero degli Esteri ha detto, in proposito, che la pressione esterna "non avrebbe distolto Israele dal suo percorso nella difesa della propria esistenza".
Il coordinatore delle attività governative nei territori (Cogat) dell'esercito israeliano afferma che gli aiuti giunti nella Striscia, passando per il valico di Kerem Shalom ''solo dopo un'accurata ispezione'', comprendono farina per panifici, alimenti per neonati, attrezzature mediche e prodotti farmaceutici.
"Le IDF continueranno a facilitare l'assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza, facendo ogni sforzo per garantire che gli aiuti non finiscano nelle mani dell'organizzazione terroristica Hamas", si legge in un messaggio sui social media.
In un altro messaggio sui social media, indirizzato alla popolazione di Gaza, il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, tenente generale Eyal Zamir, afferma: "Non siamo noi a privarvi di cibo, riparo e denaro", aggiungendo che ''Hamas è responsabile di aver iniziato la guerra. È responsabile della difficile situazione della popolazione civile: ha portato distruzione e non sarà lui a ricostruire".
L'ufficio umanitario delle Nazioni Unite afferma che ieri il suo team a Gaza ha atteso per ore il permesso militare israeliano per accedere al valico e ritirare i rifornimenti, ma questo non è stato concesso.