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La moneta orwelliana: quando la distopia diventa realtà

Redazione
 

''Il Grande Fratello ti sta guardando'' non è solo il monito che attraversa le pagine di ''1984'', il capolavoro distopico di George Orwell, ma anche l’iscrizione su una nuova moneta commemorativa emessa dalla Royal Mint britannica per celebrare i 75 anni dalla morte dello scrittore.

La moneta orwelliana: quando la distopia diventa realtà

Sul retro della moneta da due sterline, accanto alla celebre frase, campeggia l'immagine di un occhio, descritto dall'artista Henry Gray come una lente fotografica che simboleggia la sorveglianza costante. ''Non è un occhio realistico, ma monoculare, come un obiettivo fotografico che ti osserva senza battere ciglio'', spiega Gray, sottolineando come il design richiami il tema del controllo totalitario. Sul bordo della moneta, un’altra citazione tratta dall’opera di Orwell: ''C’era verità e c’era falsità''.

Una commemorazione che suona paradossale, visto che, attraverso le sue opere, Orwell ha denunciato con forza le disuguaglianze economiche, le ingiustizie sociali e il potere oppressivo dei regimi totalitari.
Una su tutte, ''Senza un soldo a Parigi e Londra'', in cui ha descritto con lucida ferocia le difficoltà dei reietti della società e il disprezzo per un sistema economico fondato sullo sfruttamento. Che proprio lui, critico accanito del denaro come simbolo di disuguaglianza, venga celebrato con una moneta da collezione appare come una contraddizione stridente, o peggio come un esempio di appropriazione commerciale delle sue idee.
Eppure, eccola qui: una moneta pronta a circolare tra collezionisti e appassionati, specchio di un nonsense che appartiene al nostro tempo. Ecco perché, per certi versi, questa moneta è più di un semplice tributo: è anche un simbolo della nostra epoca. In fondo viviamo in un mondo che assomiglia sempre più alla sua Oceania, dove la sorveglianza non è solo imposta dall’alto, ma accettata di buon grado.

Telecamere, smartphone e dispositivi digitali registrano ogni nostro movimento, quasi sempre con il nostro consenso, in cambio di comodità o servizi personalizzati. Il Grande Fratello ci spia, sì. Ma non contro la nostra volontà: siamo noi a spalancare le porte della nostra privacy. E la lente monoculare disegnata da Gray è un richiamo esplicito a questa realtà. ''Con telefoni e telecamere ovunque, siamo costantemente consapevoli di essere osservati'', ha affermato l’artista. Se in ''1984'' il controllo era esercitato con la forza, oggi siamo complici di una sorveglianza che abbiamo scelto di accettare. In questo contesto, la moneta commemorativa non è solo un oggetto da collezione, ma quasi una provocazione. Da un lato, celebra uno degli scrittori più visionari e critici del XX secolo; dall’altro, incarna quanto profondamente il suo messaggio abbia trovato riscontro nella realtà contemporanea.

Basti pensare alla citazione ''C’era verità e c’era falsità'', che sembra descrivere perfettamente l’era delle fake news e della manipolazione mediatica. Se Orwell fosse vivo, probabilmente accoglierebbe questa celebrazione con un sorriso amaro, chiedendosi se il suo messaggio sia stato davvero compreso o semplicemente ridotto a un prodotto da vendere e consumare. Un destino, forse, inevitabile in un’epoca in cui tutto sembra destinato a diventare merce, persino le idee.

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