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Lutto nel mondo della moda, addio a Rosita Missoni

Redazione
 

Con Rosita Missoni, fondatrice insieme al marito Ottavio del celebre marchio di moda, ci lascia un altro simbolo di quella moda che tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento ha creato un fenomeno globale, definendo uno stile e un metodo produttivo che in un prodotto industriale esprimeva tutta la valenza dell’artigianato italiano: un’epoca d’oro di cui resta Solo Giorgio Armani ancora attivo mentre per altri, da Krizia a Ferrè, si conserva il ricordo nonostante la minaccia di un oblio immeritato in un tempo che fagocita tutto a velocità folle.

Lutto nel mondo della moda, addio a Rosita Missoni

Nata nel 1931 a Golasecca (Varese), Rosita Jelmini Missoni era l'ultima erede di una famiglia di artigiani tessili, i Torrani. Nel 1953 sposò Ottavio Missoni, atleta olimpico e produttore di tute da ginnastica, che grazie a lei iniziò ad appassionarsi anche di moda, fondando insieme alla moglie la maison Missoni nel 1958. Del marito, una volta Rosita dichiarò al Corriere: Ottavio era bellissimo, ma soprattutto di una simpatia travolgente. Le battute sul non voler lavorare troppo facevano preoccupare mio padre sulla sua affidabilità. Lui, del resto, si straniva che il barista al mattino gli chiedesse: "Com’el va laurà?", come va il lavoro? Ma ti sembra un buongiorno?, sbottava. Era abituato a Trieste, dove semmai gli domandavano se aveva fatto bei sogni. Ero gelosa ma non lo davo a vedere, non ho mai fatto scenate".

Nel 1997, Rosita Missoni decise di passare la direzione creativa della linea moda ai suoi figli, concentrandosi invece sulla collezione Missoni Home, dove continuò ad esprimere la sua passione per il design attraverso arredamenti e complementi d'arredo. Ricordava così gli inizi della sua carriera: "I miei nonni materni, Torrani, avevano una fabbrica di scialli e tessuti ricamati. Da piccola ritagliavo le figurine dalle riviste che mio zio si procurava grazie ai maître di Golasecca di rientro dalle trasferte in America". Nel 2013, due lutti tragici: la morte del figlio Vittorio e dopo qualche mese del marito: "La vita deve continuare. Siamo sempre stati una famiglia unita. Io non ho smesso di lavorare e viaggiare. Curiosità ed entusiasmo mi hanno salvato".

Il presidente e la direttrice del Museo Maga di Gallarate, Mario Lainati e Emma Zanella, hanno espresso immediatamente il proprio cordoglio alla famiglia: "Il team del museo e l'associazione amici del Maga sono vicini alla famiglia e ricordano con affetto Rosita Missoni, indimenticabile imprenditrice, donna di grande cultura e simbolo di eleganza e creatività italiana che è sempre stata vicina al nostro museo. Il suo spirito e la sua visione continueranno a ispirarci e guidarci", si legge sui social.

"La scomparsa di Rosita Missoni, stilista e imprenditrice lombarda conosciuta in tutto il mondo, ci addolora. Una grande perdita per l'Italia, la Lombardia e per la provincia di Varese dove è nata e ha vissuto", ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, anche lui originario ed ex sindaco di Varese, esprimendo alla famiglia il cordoglio suo e dell'intera Giunta regionale. "Con `Tai´, come tutti chiamavamo il suo compianto marito Ottavio, atleta e creativo della maison - prosegue Fontana - Rosita era molto legata alla provincia di Varese e la loro azienda ha sempre mantenuto la sede principale a Sumirago, scegliendo di allestire nella frazione Albusciago il museo aziendale. L'affetto della famiglia Missoni per Varese è stato ricambiato in varie occasioni. Mi piace citare la "sala Missoni" che è uno dei punti di forza del Maga di Gallarate e che celebra l'impresa simbolo del Made in Italy e del Made in Lombardia, con le sue famose trame multicolori".

"Con la scomparsa di Rosita Missoni perdiamo una figura straordinaria - commenta l'assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso - un'icona di stile e creatività che ha saputo portare nel mondo l'eccellenza lombarda e il valore dell'artigianalità italiana". Per Caruso, la visione "unica, caratterizzata da un raffinato equilibrio tra innovazione e tradizione, ha rivoluzionato il mondo della moda". Rosita Missoni, ha detto, "è riuscita a portare la provincia di Varese nel mondo, coniugando l'artigianalità, il gusto, il colore e lo stile con l'operosità tipica dei lombardi, dimostrando il profondo legame con il territorio e la capacità di valorizzarne le radici attraverso il design. Il suo amore per il territorio lombardo e il suo impegno nel far conoscere l'eccellenza del Made in Italy l'hanno resa una stilista di fama internazionale". Il contributo della stilista a moda e design, è stata la sua conclusione, "non sarà mai dimenticato e resterà un'eredità indelebile che ispirerà le generazioni future".

"Esprimo le mie condoglianze e la mia vicinanza alla figlia Angela e a tutta la famiglia Missoni per la perdita di Rosita Missoni, fondatrice con il marito Ottavio della celebre maison, un'eccellenza della creatività e della moda italiane", scrive la senatrice milanese del Pd Cristina Tajani. "Con Rosita Missoni e la sua famiglia mi sono confrontata spesso ai tempi in cui sono stata assessora con delega alla Moda del Comune di Milano, trovando sempre grande attenzione e sensibilità per i temi della cultura e del sociale. Oggi salutiamo Rosita, certi che abbia lasciato un segno indelebile nella storia della moda e del costume". Pochi giorni fa, il 21 novembre, Rosita Missoni aveva festeggiato il suo compleanno in famiglia: tavola, invitati e festeggiata erano tutti in color ciclamino. Proprio come piaceva a lei.

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