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Moda: Hannah (Chasinghorse) e le sue "sorelle"

Redazione
 
Spira vento di cambiamento sulle passerelle, e se molti hanno lamentato la mancanza di inclusività, data la sparizione, o quasi, delle modelle plus size, d’altra parte si vanno affermando nuovi canoni di bellezza: ed era ora, in particolare per i nativi americani che, a differenza della popolazione americana di colore, vivono ancora gli effetti di una segregazione razziale crudele e spaventosa.

Moda: Hannah (Chasinghorse) e le sue "sorelle"

Ma qualcosa sta cambiando e lo testimonia l’avvento della prima top nativa americana, Hannah ChasingHorse, classe 2002, di etnìa Oglala Lakota e Hän Gwich'in, nata nella riserva Navajo Nation in Arizona: ovvero, tra le zone più povere degli Stati Uniti.

La vita nelle riserve è durissima, con una vita media di 49 anni, problemi di dipendenze e un altissimo numero di suicidi, ed è bene che l’attenzione dei media si concentri su quanto accade, ed è accaduto, agli indiani d’America, anche grazie a queste nuove generazioni che, giustamente, fiere del proprio background culturale, reclamano un posto che spetta loro di diritto.
Hannah ChasingHorse è diventata modella proprio così: mentre parlava a una protesta ambientalista giovanile, ha impressionato il direttore del casting Shay Nielsen che l'ha voluta per una campagna Calvin Klein del 2020: "La sua energia e sicurezza la distinguevano davvero", ha raccontato Nielsen. "A soli 18 anni, era già una leader potente che difendeva la sua comunità indigena".

Dopo aver contestato allo stilista Ralph Lauren l’appropriazione culturale di alcuni simboli utilizzati per diverse campagne pubblicitarie, in seguito il brand ha promesso maggiore "credito e collaborazione" per i nuovi capi con motivi indigeni, spiegando che l'azienda stava approfondendo la sua "formazione sulla consapevolezza culturale''. Poi l’ha scelta come testimonial: ChasingHorse ammette di aver dovuto "davvero lottare" per decidere se lavorare con il mega-marchio della moda, ma alla fine ha accettato il lavoro.

Grazie in parte al sostegno della ventiduenne, Ralph Lauren ha creato un comitato consultivo nativo americano e alla fine si è associato alla designer Navajo Naiomi Glasses nel 2023.
Oggi Hannah racconta la vita nelle riserve in cui ha vissuto con la sua famiglia: "Ho avuto un'infanzia davvero ricca", dice. "Essere ricchi non aveva nulla a che fare con il denaro, ma con la cultura, le tradizioni e la comunità. È così che siamo sopravvissuti".

Ma non è soltanto aria di rivincita quella che tira sulle passerelle: anche il côté modaiolo che ammanta la Corea del Sud e l’appeal sempreverde dello sport hanno il loro significato, tanto che Balenciaga ha ben pensato di fondere entrambe le istanze scritturando Kim Ye-ji, la tiratrice che, al pari dell’omologo Yusuf Dikeç, ha incantato alle Olimpiadi parigine dell’estate scorsa. La trentaduenne medaglia d'argento olimpica appare con Romeo Beckham e la cantante Kim Petras in una serie di fotografie scattate in giro per Parigi, in cui i protagonisti posano con divani e sedie apparentemente abbandonati per strada, ma che in realtà appartengono alla collezione personale del direttore creativo Demna Gvasalia. Il celebre brand spagnolo non è l’unico ad essersi accorto del fascino di Kim: anche Louis Vuitton l’ha immortalata in un servizio fotografico pubblicato sulla rivista W Korea, seguito a ruota dalla tv che l’ha scelta per un ruolo da assassina (non stupisce, vista la sua imperturbabilità nel tiro) nella serie TV Crush.
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