Economia

Milano Fashion Week: analisi XTB sui titoli del settore moda

David Pascucci, analista dei mercati di XTB
 

In occasione della Milano Fashion Week, andiamo ad analizzare i titoli quotati che risultano essere particolarmente legati al settore moda e in generale al settore lusso. Il settore lusso é quello piú legato a queste manifestazioni che mettono in mostra l’eccellenza dei prodotti delle piú grandi aziende del settore e prima su tutti spicca ovviamente LVMH, seguita dalle italiane Brunello Cucinelli e Tod’s, tutte partecipanti della Milano Fashion Week.

LVMH IL GIGANTE DEL LUSSO EUROPEO
Il colosso del lusso europeo é di diritto nei titoli da analizzare in questo contesto, senza ombra di dubbio. Il gruppo di Bernard Arnault, é titolare di molto brand legati al settore del lusso e con una capitalizzazione di circa 335 miliardi di dollari é tra le aziende a piú alta capitalizzazione in Europa e nel mondo. Il titolo, cosí come il settore, non sta vivendo un periodo florido, dovuto principalmente a quelle che sono le condizioni economiche su scala globale. I tassi alti e il rallentamento economico incide anche sull’andamento di questi titoli, soprattutto se parliamo di titoli ad alta capitalizzazione. Al momento le quotazioni da marzo 2024 hanno perso circa un -30%, un ribasso molto consistente che potrebbe far pensare ad un’occasione “a sconto” sul titolo. In realtá l’attenzione é massima in questo contesto in quanto i minimi del 2022 ancora non sono stati raggiunti. Al momento le quotazioni si trovano in area 604 €, ancora distanti di circa un -10% dai minimi del 2022 a 545€, pertanto si dovrá fare parecchia attenzione alla dinamica tecnica proprio su questi minimi che potrebbero essere facilmente raggiunti qualora il mercato azionario dovesse subire un duro colpo sui tassi di interesse.


BRUNELLO CUCINELLI
Facendo un salto in Italia, Brunello Cucinelli rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy nel settore moda. Il titolo, cosí come il colosso LVMH, ha visto un forte calo dai massimi visti a marzo di circa un -30%, un calo che a quanto pare risulta essere strutturale per il settore. Siamo passati da area 120€ a 84€. A differenza di LVMH, i primi supporti si trovano in area 81€ mentre i minimi di riferimento per questo trend fortemente ribassista si trovano al momento in area 64€ in coincidenza con i minimi visti tra agosto e settembre del 2023. La situazione é sicuramente particolare in quanto tra i livelli attuali e i minimi di quest’ultimo periodo di riferimento distano un -20% circa. Questi ultimi minimi potrebbero essere interessanti in un’ottica di lungo periodo, ma al momento la situazione tecnica sembra premere ulteriormente al ribasso su tutto il settore.



TOD’S
Tra i partecipanti della Milano Fashion Week troviamo anche Tod’s che presenta una dinamica al momento completamente differente dai titoli visti in precedenza. Osservando l’andamento da inizio anno, il titolo ha creato un supporto dal 2022 ad oggi in area 30€, livello che sembra essere molto forte nel lungo periodo. Da questo supporto le quotazioni si sono portate sui livelli massimi attuali in area 43€ con un rialzo di circa il 40% da quell’area supportiva. Il titolo é sostanzialmente fermo da marzo, un andamento di breve che é in linea con quanto vediamo su tutti gli altri titoli anche se il trend di fondo con questo supporto molto forte sembra voler reggere l’urto di un ipotetico ribasso. Al momento questo titolo potrebbe essere soggetto a dei ribassi cosí come gli altri due titoli di cui sopra, ma la dinamica tecnica evidenzia un supporto tecnico molto piú forte in area 30€.

IL FUTURO DEL SETTORE LUSSO
Il settore del lusso si presenta quindi come un settore che, in linea con quanto vediamo sui mercati azionari in generale, ha delle criticitá nel breve periodo dovute essenzialmente all’andamento macroeconomico che sottende l’andamento dei mercati finanziari. Sicuramente é un settore sempre promettente, quasi un settore difensivo in quanto il target di clienti é alto spendente pertanto con una domanda sempre persistente. Il potenziale di questo settore diventa ancor piú alto nel momento in cui si allentano le tensioni sui mercati azionari, tensioni che al momento risultano evidenti soprattutto dopo il taglio dei tassi da considerarsi emergenziale da parte della Bce.

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