Economia

Mercato immobiliare, cresce la domanda di case in vendita, rallentano gli affitti

Redazione
 
Mercato immobiliare, cresce la domanda di case in vendita, rallentano gli affitti

Nel terzo trimestre del 2025 il mercato immobiliare italiano conferma le tendenze già emerse nei mesi precedenti: aumenta l’interesse per le case in vendita, mentre rallenta la corsa agli affitti. È quanto emerge dall’Osservatorio Immobiliare.it Insights, la proptech del gruppo Immobiliare.it, che registra un incremento del 12,4% nella pressione di domanda per le compravendite rispetto allo stesso periodo del 2024, a fronte di un calo del 16,5% per le locazioni.

Mercato immobiliare, cresce la domanda di case in vendita, rallentano gli affitti

La crescita dei canoni, pari al +6%, continua a pesare sui potenziali locatari, mentre i prezzi di vendita salgono in maniera più contenuta (+2,6%). Per acquistare un’abitazione servono in media 2.114 euro al metro quadrato, contro i 14,3 euro richiesti per l’affitto.

Paolo Giabardo, Direttore Generale di Immobiliare.it spiega: «La tendenza è chiara: le compravendite stanno ripartendo grazie a una rinnovata fiducia degli acquirenti, a condizioni creditizie più favorevoli e a una maggiore stabilità economica. Il mercato delle locazioni, invece, mostra una fase di rallentamento dopo il boom post-pandemia, con tensioni legate all’aumento dei canoni che cresce più dei salari, soprattutto nelle grandi città».

A livello territoriale, il Centro Italia guida la crescita dei canoni con un +10% annuo, mentre la pressione di domanda cala del 19,6%. Nel Nord-Ovest e nelle Isole i rialzi sono più contenuti, rispettivamente +4,6% e +4,2%. Le grandi città registrano una diminuzione della domanda molto più marcata (-26,4%) rispetto ai piccoli centri (-8,8%), ma in questi ultimi i prezzi sono cresciuti maggiormente (+5% contro +3,7%). L’offerta di immobili in affitto è aumentata in tutto il Paese, toccando punte del +40% nelle aree metropolitane.

Sul fronte delle vendite, invece, la pressione di domanda cresce in tutte le macroaree, con un picco nelle Isole (+15,3%) e un incremento minimo al Nord-Est (+10,8%), dove però i prezzi aumentano di più (+4,6%). In generale, i valori salgono maggiormente nelle grandi città (+5%) rispetto ai centri minori (+2,1%).

Per quanto riguarda le regioni, la Valle d’Aosta resta la più cara per gli affitti, con oltre 22 euro al metro quadrato (+14,1% in un anno), seguita dalla Lombardia (18,7 euro/mq), mentre la Basilicata è la più economica (7,1 euro/mq). Milano mantiene il primato nazionale con 22,5 euro/mq, seguita da Firenze (21,3) e Roma (18,2).

Sul mercato delle compravendite, il Trentino-Alto Adige conferma il primato dei prezzi (3.573 euro/mq), mentre la Calabria rimane la più accessibile (953 euro/mq). Tra le città, Milano guida ancora la classifica con 5.564 euro/mq, seguita da Firenze (4.669) e Bologna (3.685), che supera di poco Roma (3.641).

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