Attualità

Mediterraneo e Mar Nero: stock sovrasfruttati al 52%, ma la pressione di pesca crolla

Redazione
 
Mediterraneo e Mar Nero: stock sovrasfruttati al 52%, ma la pressione di pesca crolla

La sostenibilità delle attività di pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero continua a rappresentare un tema critico, ma la quota di stock sovrasfruttati si è ridotta ai livelli più bassi registrati nell’ultimo decennio. Il miglioramento si accompagna alla rapida crescita dell’acquacoltura, che si conferma una componente sempre più rilevante dell’approvvigionamento alimentare nella regione.

 

Mediterraneo e Mar Nero: stock sovrasfruttati al 52%, ma la pressione di pesca crolla

 

È quanto evidenziato nel rapporto Stato della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero (SoMFi) 2025, diffuso dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) della FAO. Il documento, sviluppato con il contributo di oltre 700 esperti regionali, mostra come una cooperazione rafforzata e l’applicazione di misure di gestione basate su dati scientifici stiano producendo risultati misurabili. Secondo il rapporto, negli ultimi dieci anni la pressione esercitata dalla pesca si è dimezzata e gli stock ittici mostrano segnali di recupero.

Parallelamente, l’acquacoltura marina e salmastra rappresenta ormai oltre il 45 percento della produzione di alimenti acquatici, con un volume pari a 940 000 tonnellate registrato nel 2023. Considerando pesca e acquacoltura nel loro complesso, comprese le catene del valore associate, la produzione totale ha raggiunto 2,06 milioni di tonnellate di alimenti acquatici, generato ricavi pari a 21,5 miliardi di USD e sostenuto 1,17 milioni di posti di lavoro.

 

Commentando i risultati, Manuel Barange, Vicedirettore generale e Direttore della Divisione pesca e acquacoltura della FAO, ha dichiarato: “Gli stock non si trovano ancora nelle condizioni ottimali che auspichiamo, ma stanno iniziando a riprendersi grazie a misure di gestione guidate dalla scienza e a un forte coinvolgimento delle parti interessate. Al tempo stesso, l’acquacoltura, se sviluppata in modo responsabile, sta dimostrando di poter contribuire a soddisfare la futura domanda di alimenti acquatici”. Barange ha aggiunto che proseguire su questa linea sarà fondamentale “per conservare gli ecosistemi, rafforzare i mezzi di sussistenza e garantire la sicurezza alimentare nella regione attraverso la cosiddetta Trasformazione blu”. 

 

 Il rapporto, definito il più completo finora realizzato, esamina 120 stock presenti nel Mediterraneo e nel Mar Nero. I dati rilevati indicano che tra il 2013 e il 2023 la mortalità da pesca ha registrato una diminuzione significativa, mentre la biomassa delle principali specie commerciali considerate è aumentata del 25 percento, un risultato collegato a misure di gestione più stringenti e basate su evidenze scientifiche. Sono stati riscontrati progressi su diverse specie di rilevanza commerciale.

 

La mortalità da pesca si è ridotta in modo netto per triglie e gamberi rossi giganti. Le specie interessate da piani di gestione specifici evidenziano un recupero superiore alla media. Nel Mar Adriatico, la sogliola comune ha registrato dal 2019 una riduzione della mortalità da pesca pari al 42 percento e un aumento della biomassa del 64 percento. Nel Mar Nero, il rombo mostra una contrazione dell’86 percento della mortalità da pesca e un incremento della biomassa del 310 percento rispetto al 2013. Al contrario, gli stock di sardina continuano a presentare segnali di riduzione della biomassa dovuti a un sovrasfruttamento prolungato. Il nasello europeo ha registrato una riduzione del 38 percento della mortalità da pesca dal 2015, ma i segnali di recupero della biomassa risultano ancora limitati e caratterizzati da una forte eterogeneità tra le diverse sottoregioni. Secondo il rapporto, tali risultati derivano da un decennio di interventi intensivi promossi dai membri della CGPM. Dal 2013 sono stati introdotti 11 piani di gestione, istituite 11 zone di restrizione della pesca e avviati 18 programmi di ricerca e studi pilota a supporto delle decisioni in materia di gestione.

 

Commentando i progressi, Milena Mihaylova, Capo dell’Unità per la Gestione della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero presso la Commissione europea, ha affermato: “Questi progressi si fondano su iniziative regionali quali la Dichiarazione MedFish4Ever e la Dichiarazione di Sofia e riflettono il forte impegno dei singoli Paesi verso la sostenibilità. Tuttavia, il lavoro non può dirsi concluso: saranno necessarie una collaborazione ancora più stretta e un’azione costante per garantire sostenibilità nel lungo periodo, anche sul piano sociale ed economico”.

 Nonostante il miglioramento complessivo, il 52 percento degli stock analizzati risulta ancora sovrasfruttato, un dato in netto calo rispetto all’87 percento registrato dieci anni fa, ma comunque insufficiente per garantire condizioni ottimali agli ecosistemi marini. Persistono inoltre criticità quali la necessità di incrementare il rispetto delle misure adottate, l’invecchiamento della forza lavoro, le disparità di redditività e il problema degli scarti e delle catture accidentali di specie vulnerabili, con particolare incidenza nelle aree identificate come zone maggiormente critiche. Il rapporto dedica un’analisi specifica allo sviluppo dell’acquacoltura nella regione, descrivendo un settore in espansione. Includendo la produzione in acque dolci, l’acquacoltura genera 9,3 miliardi di USD e produce quasi 3 milioni di tonnellate di alimenti acquatici. La sola acquacoltura marina e salmastra ha un valore stimato di 5,2 miliardi di USD e impiega direttamente 113 000 persone. La produzione si concentra su un numero ristretto di specie: undici di esse compongono il 99 percento del totale, con orata e spigola che rappresentano rispettivamente il 34,5 e il 29,7 percento. Anche la geografia produttiva risulta concentrata: otto Paesi generano il 95,5 percento dell’offerta, con Türkiye, Egitto e Grecia che totalizzano rispettivamente 400 000, 147 000 e 139 000 tonnellate.

 Commentando il ruolo del settore, Ahmet Seremed, Presidente del Consiglio dell’Unione centrale dei produttori di acquacoltura in Türkiye, ha dichiarato: “In un contesto di continua espansione dell’acquacoltura, è fondamentale adottare un approccio coordinato, per garantire che il settore rimanga sostenibile, produttivo, competitivo e redditizio. Al tempo stesso, è necessario preservare i servizi ecosistemici, tutelare il benessere animale e promuovere uno sviluppo socioeconomico inclusivo nelle comunità costiere”. Restano comunque presenti sfide significative, tra cui la necessità di ridurre l’impatto ambientale, garantire adeguate condizioni di salute animale e biosicurezza, migliorare l’accettabilità sociale e semplificare un quadro normativo ancora frammentato.

 Il rapporto evidenzia inoltre che, in relazione alla crescita demografica e ai cambiamenti nei modelli di consumo, la domanda di alimenti acquatici nella regione è destinata ad aumentare. Secondo le stime, per assicurare l’accesso a prodotti ittici sani e mantenere gli attuali livelli di consumo pro capite, la produzione dovrà crescere tra il 14 e il 29 percento entro il 2050.

 Miguel Bernal, Segretario esecutivo della CGPM, ha ricordato che “gli alimenti acquatici, i pescatori e gli allevatori hanno sempre svolto un ruolo fondamentale nelle comunità costiere della regione. Dobbiamo assicurarci che continuino a farlo anche in futuro, grazie alla cooperazione e a una gestione efficace”. Il rapporto SoMFi, pubblicato ogni due anni, si basa sui dati ufficiali forniti dai membri della CGPM e sulle più recenti valutazioni scientifiche, e rappresenta uno strumento di riferimento per monitorare lo stato degli stock ittici, le prestazioni delle flotte e degli allevamenti e i progressi compiuti verso gli obiettivi di sostenibilità.

  • Milano Cortina 2025 con Pirelli
  • Generali -300x600 - Adesso per il tuo futuro
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • La risposta alla tua salute. Sempre
Newsletter Euroborsa
Notizie dello stesso argomento
Mediterraneo e Mar Nero: stock sovrasfruttati al 52%, ma la pressione di pesca crolla
28/11/2025
Redazione
Mediterraneo e Mar Nero: stock sovrasfruttati al 52%, ma la pressione di pesca crolla
Leone XIV in Turchia: Ali Agca voleva incontrarlo a Iznik, allontanato dalla città
28/11/2025
Redazione
Leone XIV in Turchia: Ali Agca voleva incontrarlo a Iznik, allontanato dalla città
Oggi giornalisti in sciopero, dieci anni senza contratto e una professione sempre più fragile
28/11/2025
Redazione
Oggi giornalisti in sciopero, dieci anni senza contratto e una professione sempre più frag...
Carceri, via al piano 2025-2027, in arrivo 10.692 nuovi posti detentivi e oltre 900 milioni di investimenti
27/11/2025
Redazione
Carceri, via al piano 2025-2027, in arrivo 10.692 nuovi posti detentivi e oltre 900 milion...