FOTO: Erik Drost - CC BY 2.0
Chi, amando il basket, segue Lebron James sin dal suo esordio nella NBA, la lega professionistica di basket, lui è una icona, macinando record su record, titoli su titoli, da quelli di MVP delle Finals e dell'intera stagione, oltre che delle Olimpiadi, a quello dei punti, di cui continua ad aggiornare il totale.
LeBron James da icona del basket a squallido rappresentante di liquori
Un uomo impegnato, oltre che nello sport e nel sociale, anche nel settore economico, perché è un traino per qualsiasi prodotto che rechi il suo nome o la sua immagine.
Ormai ad un passo dai 41 anni, una età in cui di solito - ma le eccezioni ci sono sempre - uno sportivo che non giochi a scacchi o non tiri a volo è già da tempo in pensione, continua a fare notizia per le sue imprese sportive.
Quindi, quando qualche giorno fa ha detto che avrebbe reso nota una ''decisione'', sottolineandone l'importanza, tutti hanno pensato che avrebbe annunciato la fine di una carriera stellare, cominciata nel 2003. La parola ''decisione'' non è stata usata a caso da lui perché la utilizzò quando, nel 2010, annunciò che sarebbe andato a giocare con i Miami Heat.
Quindi tutti i suoi tifosi, gli appassionati in genere del basket e i giornalisti erano tutti in attesa che dalla sua bocca uscisse il fatidico ''E' stato bello, ma è tempo di fermarmi. Appendo le scarpe al chiodo''.
L'attesa è salita con l'avvicinarsi dell'ora fissata per l'annuncio, che sarebbe dovuto essere fatto a mezzogiorno, ora della costa Est degli Stati Uniti.
Ma, un'ora e mezzo prima, ecco che Hennessy – il marchio di cognac di cui James è partner da tempo – ha anticipato l'annuncio di 90 minuti, mettendo insieme un paio di scuse, su orari di allenamento e altri impegni.
Alla fine l'oracolo ha parlato: ''Questo autunno, porterò il mio talento a Hennessy V.S.O.P", ha detto James in una clip. Una frase studiata perché è molto simile a quella che usò quindi anni fa, dicendo che avrebbe portato il suo ''talento a South Beach'', insomma a Miami.
Hennessy ha annunciato che avrebbe rilasciato una bottiglia arancione in edizione limitata con il nome di James sull'etichetta e il suo caratteristico gesto di "incoronazione", legato al soprannome di "King James".
"Mentre il primo momento ha segnato una mossa fondamentale per la carriera, questa seconda decisione celebra una riunione creativa e un'eredità culturale condivisa", ha detto Hennessy nel comunicato che annuncia la mossa.
Una delusione per chi si aspettava chissà quale annuncio e una doccia fredda per molti, che non hanno certo gradito il clima creato da James intorno ad un annuncio che tutti pensavano riguardasse il suo futuro e che, alla fine, si è dimostrato uno spot pubblicitario, giocando sulle ''decisioni'' importanti che ha preso nel corso della sua vita e quindi della sua carriera.
Quando ha scritto su X che avrebbe preso "la decisione di tutte le decisioni" ha semplicemente preso in giro la gente, che già stava pensando con tristezza alla fine della sua favola, considerando anche che il contratto con i Lakers scade nella prossima estate, con la conclusione della 23/ma stagione.
Pensando che potesse rivelare la sua intenzione di ritirarsi, i prezzi dei biglietti per l'ultima partita della stagione regolare dei Lakers, in calendario ad aprile 2026, sono saliti alle stelle sui mercati secondari, con i fan disposti a spendere un capitale per assistere ad un evento storico: l'ultima gara di un mito.
Ma perché sorprendersi se LeBron James ha speculato sulla sua fama per vendere qualche bottiglia in più di un cognac, soprattutto se in serie limitata e che, scommettiamo, costerà un botto di soldi?
Nel mondo rutilante dello show business tutto è possibile, tutto è lecito, ma forse non tutto è morale. Giocare con il sentimento di chi ti idolatra era forse l'ultima cosa che ci sarebbe aspettata da un campione, dentro e fuori dal campo. Ma c'è da stare certi che alla prima schiacciata, al primo passaggio no look, alla prima stoppata, tutto sarà dimenticato.