Un finanziamento da 30 milioni di euro per raddoppiare la capacità produttiva, aprire nuove boutique monomarca nei principali mercati internazionali e consolidare la filiera veneta: Jacob Cohën Company, marchio simbolo del denim di lusso Made in Italy, guarda al futuro con un nuovo piano industriale al 2029 che punta sull’espansione globale e sull’eccellenza produttiva italiana.
Jacob Cohën accelera sul Made in Italy: finanziamento da 30 milioni con UniCredit, BNL e SACE
Il progetto di sviluppo è reso possibile grazie al sostegno di un pool bancario guidato da UniCredit e BNL BNP Paribas, con il supporto della garanzia di SACE. In dettaglio, UniCredit ha ricoperto il ruolo di Mandated Lead Arranger, Banca Agente e Finanziatrice, mentre BNL BNP Paribas è intervenuta come Banca Finanziatrice. La garanzia di SACE ha reso possibile l’attivazione del finanziamento, concepito per accompagnare il piano quinquennale di crescita dell’azienda.
Al centro del piano industriale 2025-2029 ci sono tre assi strategici: il rafforzamento logistico presso il polo di Piove di Sacco (Padova), il consolidamento della filiera produttiva veneta, interamente Made in Italy, e l’espansione internazionale del marchio, con un focus sui mercati europeo e statunitense. In programma l’apertura di nuove boutique monobrand che accoglieranno le collezioni uomo e donna, per rafforzare la presenza retail diretta del brand all’estero.
«Il nuovo piano industriale di Jacob Cohën Company – spiega Jennifer Tommasi Bardelle, Presidente e Direttrice Creativa – mostra tutta la solidità del brand Jacob Cohën e la continua volontà di affermarsi sempre più a livello globale, focalizzando le proprie energie sui mercati esteri e sull’ingresso diretto anche a livello retail negli Stati Uniti».
Ma non si tratta solo di espansione: «Allo stesso tempo – aggiunge – conferma l’impegno continuo a investire nella filiera produttiva di Jacob Cohën, interamente Made in Italy. Ringrazio UniCredit e BNL BNP Paribas che hanno creduto fortemente nella crescita espansiva ed innovativa di Jacob Cohën ed hanno apprezzato, condividendoli, gli straordinari potenziali di crescita del brand, anche in controtendenza rispetto alla congiuntura di mercato». Una visione che ha convinto anche i partner finanziari.
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, sottolinea: «Siamo lieti di accompagnare i piani di crescita, ambiziosi ma sostenibili, di un marchio di eccellenza del Made in Italy. Questa operazione ha per noi una grande valenza simbolica perché ribadisce il nostro supporto concreto a realtà imprenditoriali che non hanno mai smesso di investire in innovazione, sulla ricerca di nuovi sbocchi di mercato e sul proprio capitale umano, in due parole su sé stessi».
Anche BNL BNP Paribas evidenzia il valore strategico dell’operazione. «Made in Italy e crescita internazionale sono i due driver del piano industriale di Jacob Cohën – afferma Cosimo Lenti, Direttore Territoriale Nord Est di BNL –: come banca nazionale attiva sui territori, parte del Gruppo BNP Paribas presente in oltre 60 paesi, siamo al fianco delle imprese ancor di più nelle fasi di sviluppo, condividendone e supportandone le progettualità, attraverso le nostre piattaforme di soluzioni globali e la consulenza specializzata». Fondamentale anche il supporto di SACE, che ha fornito la garanzia sull’operazione.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questo progetto con la nostra Garanzia – dichiara Marco Martincich, Regional Director SACE Nord Est – a supporto di un piano industriale proiettato all'espansione internazionale e al rafforzamento della base produttiva italiana. Jacob Cohën è un esempio virtuoso di impresa che unisce visione internazionale e forte radicamento nel territorio, puntando su qualità, filiera Made in Italy e crescita sostenibile».
Il nuovo piano parte da basi solide: Jacob Cohën Company ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 80 milioni di euro, in crescita costante, di cui l’85% generato all’estero. Numeri che confermano il DNA internazionale del marchio, senza mai rinunciare all’identità artigianale italiana. Il brand – fondato nel 1985 e divenuto sinonimo di denim sartoriale – intende ora consolidare il proprio posizionamento nel segmento luxury e ampliare la propria offerta con una presenza fisica più capillare nei mercati chiave. Il futuro si gioca tra espansione retail internazionale e rafforzamento del Made in Italy, con un piano che mette al centro il territorio, la filiera e l’ambizione globale.