Economia

Italia, economia in crescita moderata, il FMI promuove avanzo primario e piano fiscale a medio termine

Redazione
 
Italia, economia in crescita moderata, il FMI promuove avanzo primario e piano fiscale a medio termine

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) certifica la tenuta dell’economia italiana in un contesto globale ancora instabile. Secondo l’Article IV pubblicato oggi, il Prodotto Interno Lordo dell’Italia è cresciuto dello 0,7% nel 2024 e si prevede un’ulteriore espansione dello 0,5% nel 2025, con un’accelerazione prevista allo 0,8% nel 2026.

Italia, economia in crescita moderata, il FMI promuove avanzo primario e piano fiscale a medio termine

Malgrado le tensioni geopolitiche e l’incertezza legata alla politica commerciale globale, l’Italia si conferma tra le economie resilienti dell’Eurozona. “L’attività economica nel primo trimestre del 2025 è rimasta solida grazie alla continua crescita degli investimenti e a un mercato del lavoro stabile”, evidenzia il report del FMI.

Uno degli aspetti più rilevanti sottolineati dal Fondo riguarda la gestione dei conti pubblici. Il 2024 ha segnato un ritorno all’avanzo primario, un traguardo che rafforza la credibilità finanziaria del Paese. Il risultato è stato definito “migliore del previsto” grazie a una solida performance di bilancio.

Il FMI ha espresso apprezzamento per l’impegno delle autorità italiane verso una strategia fiscale a medio termine, capace di coniugare rigore e crescita. Il piano è stato definito in linea con il nuovo quadro di bilancio dell’Unione Europea, e punta a contenere il debito pubblico mantenendo al contempo investimenti strategici per la competitività del Paese.

Nel contesto di un’economia globale in rallentamento, l’Italia si distingue per la crescita degli investimenti, sostenuta anche dai fondi del PNRR, e per la tenuta del mercato del lavoro, che ha contribuito a sostenere i consumi interni.

La combinazione di questi elementi ha permesso di attutire gli effetti negativi derivanti dal rallentamento del commercio globale e dalle tensioni nei mercati energetici.

I direttori del Fondo Monetario hanno raccomandato all’Italia di proseguire nel percorso di consolidamento fiscale, mantenendo l’avanzo primario nel tempo per garantire la discesa del debito pubblico. Al contempo, è stato sottolineato l’importante ruolo delle riforme strutturali per aumentare la produttività, ridurre la burocrazia e rendere più competitivo il tessuto imprenditoriale.

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